giovedì 8 gennaio 2009
Consigli per una serata di neve
Una sera di neve, la voglia di vedere un dvd, ed eccomi d'innanzi al distributore a pensare che non c'è nessun film interessante.
Attirato dal cast scelgo "A casa nostra" della Comencini.
Ve lo consiglio (consigliamo, anche Tota è d'accordo).
Non sono capace a tracciarne una recensione , così vi riporto quella di D'agostini (La Repubblica)
Jean
I furbetti di "A casa nostra" raccontano l'Italia di oggi
«Voi credete di poter fare come vi pare, ma questo paese è anche casa nostra!». Così il capitano della Guardia di Finanza Valeria Golino a brutto muso al furbetto Luca Zingaretti dopo mesi di intercettazioni senza essere riuscita a incastrarlo: un magistrato sta dalla sua parte. E lui, rabbioso: «Lei è una donna sola, quelli come lei provano gusto a perseguitare quelli come me». E il succo civile di un turn che è sicuramente molto civile ma secondo modalità diverse da una tradizione italiana che è stata grande. Tanti destini incrociati (un po' "alla Kieslowski", ormai si dice sempre così) nella Milano di oggi. Da una parte furbetti tracotanti e ben vestiti, portaborse, prestanome, mantenute, magnaccia e "finanziatori" dalla moralità più che dubbia, e anche un non meglio identificato "presidente" dall'accento molto lombardo e almeno pubblicamente propugnatore di valori dio-patria-famiglia. Dall'altra un professore in pensione, un'infermiera, un benzinaio, una prostituta di buon cuore e la poliziotta. Gente per bene, che tira la carretta. Uno spaccato italiano, il denaro sembra vincere ma forse no, non sempre. Non davanti alla resa dei conti. Un film severo, triste, ma anche vigoroso A casa nostra di Francesca Comencini. Lode agli attori, una particolare a Giuseppe Battiston.
da La Repubblica, 20 ottobre 2006
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