Inarrestabile per la ricerca. Così si intitola il blog Luigi Laraia, il trentasettenne originario di Bologna, che il 26 luglio partirà da Washington per raggiungere Vancouver in bicicletta in 35 giorni. Un'impresa coraggiosa, soprattutto considerato che Laraia è affetto da una forma rarissima di leucemia (hairy cell leukemia-leucemia capelluta) e che appena tre mesi fa è stato sottoposto a chemioterapia. Laraia partirà da solo, con un unico cambio di vestiti per pedalare leggero, una macchina fotografica e un computer portatile per aggiornare il blog con cui documenterà la sua impresa. La partenza, prevista per giovedì, sarà dall'Ambasciata Italiana a Washington, che sta promuovendo la missione, informando i media locali e internazionali, e organizzando incontri con istituzioni e università lungo il percorso.
Share on facebookShare on twitterShare on emailShare on google_plusone Laraia, che vive a Washington dove lavora come consigliere alla Banca Mondiale, attraverserà 12 stati, percorrendo circa 7 mila chilometri e sostando in alberghi e ostelli sulla strada. Con la sua traversata intende sensibilizzare e informare sulla leucemia, e raccogliere fondi in favore della Leukemia and Lymphoma Society, una delle maggiori associazioni mondiali non profit nella lotta al cancro del sangue. “ Ci vorrebbero più attenzione e risorse per la ricerca”, ha spiegato Laraia. “Ho sempre condotto una vita salutare e mi è stata diagnosticata la leucemia da un giorno all'altro. La ricerca deve ancora fare molto”.
“Il messaggio più forte che voglio dare è di speranza” racconta ad America24.” Io sono ancora malato, e invece di cedere alla tentazione di stare a letto ho deciso di fare quello che mi piace di più.” Laraia, che a ottobre affronterà un secondo ciclo di chemioterapia, ha sempre avuto una grande passione per lo sport, in particolare per il ciclismo e gli sport estremi. “Due anni fa sono andato in bicicletta da Washington al Grand Canyon”, racconta, “e ora ho deciso di dimostrare a me stesso e tutti coloro che seguiranno la mia impresa che anche in queste condizioni precarie sono sempre io, che posso essere me stesso”.
( da America 24.com)
blog: http://luigilaraia.blogspot.it/
Jean
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