Fantastico Romagnoli ....
da repubblica.it
Lucrezia o Giovanni
Non c'è bisogno di scrivere saggi sull'Italia, viaggiarci dentro, fare ricerche o mappe. Questo Paese te lo spiegano poche righe di un'intervista. A Lucrezia Lante della Rovere, pensa te. Su Vanity Fair n.43. Comincio a leggere perché mi chiedo che cosa spinga una persona a raccontare la sua vita privata e sentimentale, se non si renda conto che anche gli ex hanno una privacy. E infatti di Giovanni, Luca e Coso non mi importerebbe, ma trovo quella frase.
Le domandano che cosa Giovanni Malagò criticasse in lei.
Risposta: "Pensa che non sia stata capace di gestirmi la carriera. Mi dice che non so frequentare le persone giuste, quelle che mi possono essere utili".
Ecco. Bingo. L'Italia è Malagò. Uno che davanti al percorso non riuscito della carriera di un'attrice non le dice: "Dovresti studiare all'Actor's studio, oppure: non sprecarti nelle fiction e magari esercitati a teatro o ancora: lavora di più sui tuoi difetti". Poi magari diventi brava e se sei brava, in Italia, stai sul cazzo, sei una snob che se la tira.
No: devi frequentare le persone che ti possono essere utili. Vai nel salotto della contessa Bilancè, sorridi al presidente Penosi, manda gli auguri di Natale a Trombotti che dicono dirigerà Rai Cinema. Iscriviti al Pd, alla P2, al club di Topolino. Lo diceva la zia a Castellitto in quel capolavoro che fu L'ora di religione: "Devi appartenere a qualcosa, foss'anche l'associazione marchigiani nel mondo". Non trovarti un talento, trovati una lobby.
Apprendo che a 15 anni le figlie gemelle di questi due si sono trasferiti dalla madre al padre, da Lucrezia a Giovanni. E anche per la prossima generazione siamo a posto.
Madrina
1 commento:
Già letto, ma bene ha fatto madrina a postarlo.
Gg
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