martedì 10 febbraio 2009

Qualcosa di sensato(almeno secondo me)

Copio dal blog di un mio amico ( clik sul titolo x andarci)una riflessione che mi pare sensata e non urlante.Madrina


L’eterno ritorno dell’identico…
martedì 10 febbraio 2009 alle 2:40 pm
Pubblicato da Francesco Bogliacino


Cosa rimane dunque della gazzarra degli ultimi giorni. Un leggero senso di nausea, cui in realtà il dibattito sui temi eticamente sensibili ci ha ormai abituato e, per quanto mi riguarda, la constatazione di una certa italica riluttanza al pensiero analitico.

Due cose due le voglio dire, perchè se mi ritrovassi a discutere delle prossime Eluane, dei prossimi Welby, delle prossime leggi 40, credo di non reggere ancora a queste strategie capziose basate sul terrorismo psicologico.

1) Il piano inclinato è una stupidaggine. Chiamo in questo modo l’argomento in base al quale se i laici vincono una battaglia sui temi etici ci ritroveremo in un paio di anni in una societá dove la gente compra i bambini al supermercato, stupra adolescenti per strada o squarta disabili.

L’argomento è evidentemente proposto per puro e semplice artificio retorico, ma visto che viene ripetuto alla nausea e rimane il trigger fondamentale con cui i giornali e le tv cercano il tono allarmistico che tanto fa vendere, tanto vale esaminarlo.

Le uniche possibili ragioni per cui ;argomento potrebbe reggersi sono: a) c’è il rischio che la giurisprudenza evolva di per sé estendendo criteri eticamnete sensibili al di là del dettato della legge; b) la gente è idiota e manipolata ad arte ed ha bisogno di qualcuno che decida per lei, meglio se risiedente oltretevere per via di una infallibilità che lui stesso ha deciso di avere.

Bene a) é un non-sense giuridico, innanzitutto perché il nostro sistema impedisce le interpretazioni per analogia in materie con risvolti penali, in secondo luogo perchè essendo il nostro un sistema di civil law prevale il dettato della legge e le sentenze non hanno un portato legislativo, come accade nei sistemi anglosassoni (prova ne sia che in questi gioni si è vissuto un caso opposto a quello di Eluana).
b) é una proposizione non falsificabile che non vale la pena di discutere. Se questo è il fondamento del pensiero clericale (e in certi sicuramente lo è) allora tanto vale dire le cose come stanno, volete uno stato etico punto e basta.

Se non che esiste un dato storico inconfutabile: le sconcezze dei regimi totalitari sono sempre e comunque avvenuti in stati etici (intendo quei regimi che impongo la verità di stato sulla base di una qualche ideologia in senso arendtiano). I regimi di governo liberale hanno a volte permesso l’ascesa “democratica” di forze che hanno sconvolto la forma dello stato, degenerandola (vedi il caso Weimar), ma questo é da imputare semplicemente alla manipolabilità dei sistemi elettorali (Teorema di impossibilità di Arrow e di Gibbard-Satterwhaite) e al limite al ruolo che può giocare l’uso degli strumenti di comunicazione di massa. Naturalmente è sempre possibile che in un sistema democratico venga fuori un coglione che vuole sterilizzare tutti i disabili o i malati (successe nella prima metá del 900 in molti paesi occidentali), MA LA LIBERTA’ DEGLI INDIVIDUI RIMANE IL PRIMO E FONDAMENTALE CONTROLLO CONTRO QUESTI MECCANISMI. In uno stato etico le cose sono peggiori perchè il limite della volontà individuale NON C’E’ PIU’.

Chi suggerisce malizionse allusioni al nazismo dovrebbe rivedersi bene in quali paesi succedettero le sconcezze che denuncia, tipo che so:

- il commercio di bambini nel cattolicissimo Cile di Pinochet (che il buon GPII aveva allegramente accolto tra le sue braccia, premura negata per decenni alle madri di plaza de Mayo) o nell’Argentina di Videla (quello dove il buon nunzio Pio Laghi giocava a tennis con i torturatori dell’esercito). Bambini sottratti alle persone che venivano fatte sparire o lanciate senza paracadute dall’aereo.

- l’impunità garantita ai pedofili nella teocrazia dello Stato Vaticano.

Esempi ce ne sono a iosa, la Chiesa ha i suoi bei scheletri nell’armadio.

Il punto chiave, tuttavia, è ancora un altro: con la logica del piano inclinato non si interviene in nessuna materia: uno potrebbe infatti ribaltare totalmente il discorso e dire “se uno non ha la capacità di decidere liberamente del proprio corpo, allora non ha la capacità di decidere su materie che abbiano conseguenze rilevanti sul corpo medesimo” la cui conseguenza è che per esempio cose come l’allocazione del proprio lavoro lo decide lo Stato (Unione Sovietica) oppure il padrone delle terre su cui quel lavoro si svolge (servitú della gleba). Argomenti del tutto assurdi, ma assolutamente in linea con ciò che mi tocca ogni vlta ascoltare.

2) Il nazismo l’eugenetica e l’eutanasia. Questo argomento è profondamente insultante e si commenta da solo.

Innanzitutto l’eugenetica non è una proposta di nessuno, inoltre l’idea del bimbo che si compra con le caratteristiche che ci piacciono non è scientificamente possibile (non si possono controllare le combinazioni genetiche a quel dettaglio). Ripeto, che io sappia l’unico caso di mercato dei bambini è quello argentino e non c’era proprio nulla di liberale in quello stato. Assumendo per assurdo che ciò sia possibile, allora la risposta dovrebbe essere una buona sanità pubblica e una sana e robusta regolamentazione in ambito sanitario. Non la cancellazione della ricerca scientifica, sullla base di vacue disquisizioni teologiche.

In secondo luogo il parallelo nazista con l’eutanasia trascura un particolare fondamentale: il progetto Aktion-T4 si basava su di una decisione dello Stato su chi era opportuno eliminare. Faccio notare che infatti una delle deliberazioni di Norimberga,derivata come implicazione della condanna di quei programmi di eutanasia, era che somministrare trattamenti medici di qualsivoglia tipo senza la volontà del paziente era un aberrazione e un crimine. Più chiaro di così…

Qui NON stiamo discutendo di questo: stiamo discutendo di una libera ed esplicita volontà dichiarata. Permette ai cattolici di comportarsi come a loro pare, permette a me di fare altrettanto. Ciascuno dei due si assumerà le conseguenze delle proprie scelte.

Lo ripeto per l’ultima volta (inutilmente perchè non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire). La sentenza Eluana ha preteso accertare la volontà della donna, NON quella del padre. Voi clericali state facendo un processo alle intenzioni, dicendo che il padre voleva togliersela dalle palle. Liberissimi, ma l’onus probandi è a vostro carico, se non avete elementi materiali a supporto rimane il dato oggettivo che è la sentenza. La quale sentenza non dice “leviamoci dai coglioni sta malata”, dice “esiste un quadro che permette di ricostruire la volontà della donna di non venire alimentata a forza”. Il fatto che sia venuta dopo sentenze contrarie è una normale conseguenza dell’avere tre gradi di giudizio; questa é la definitiva ed é quella che conta.

Se temiamo la profonda ingiustizia del sistema penale, l’unica risposta logicamente ineccepibile è la difesa della libertà della persona e un congiunto di diritti affermati nella norma fondamentale che é la costituzione. Solo questa elimina ab initio possibilità come le leggi razziali o altre aberrazioni giuridiche. Solo l’estensione dei diritti fa si che il cittadino non sia schiacciato da forze esterne.

So già che ho speso inutilmente un’ora della mia vita nello scrivere al vento queste parole.

1 commento:

claramenteparlando ha detto...

Nessuna ora al vento.
Io, per esempio, sottoscrivo.
Gg