"Che notte chiara, di stelle.
Tutto è più dolce dopo un temporale.
Dopo i giorni del pianto adesso si apre il cuore.
Ma che sorpresa, cantando può nascere una rosa anche dal fango.
Nei deserti più assolati o negli eterni inverni, che sorpresa: una rosa.
Io vivo di accenti, di presentimenti, profumi che sento nell'aria.
E vivo di slanci, di moti profondi, fugaci momenti di gloria,
e nel silenzio del mondo io sento echi d'infinito...."
Mario Venuti, ECHI D'INFINITO.
j.
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