venerdì 10 maggio 2013

Lettera aperta al Mister Ventura

Buonasera Mister,


sono uno tra le migliaia di tifosi che ieri allo stadio gridava "vergognatevi!"

Ho visto le sue interviste post partita, e comprendo il pragmatismo con cui ha salutato il punto conquistato,alla luce della Sua grande esperienza di uomo di calcio.

Lo comprendo.

Cerchi ora Lei di capire noi tifosi del Toro, forza pulsante di quel mistero che è il Cuore granata.

Siamo reduci da decenni di umiliazioni, sconfitte, con una rabbia in petto che è inferiore solo all'amore per il colore granata. Il Suo grande lavoro ci ha ridato dignità, ma vorremmo che venisse rispettato il Dna di noi tifosi, e la sceneggiata di ieri sera è stata umiliante.

Non per noi, ma per Lei e per chi è sceso in campo indossando la nostra maglia !

Non chiediamo trofei, ma chiediamo di onorare sempre e comunque i colori. Ieri non è avvenuto: il pubblico PAGANTE ha il diritto, anzi il dovere di pretendere che lo spettacolo sia all'altezza.

Se Lei è veramente uomo di sport, dovrebbe sentire il peso di quanto è infamante una partita "farsa" come quella andata in scena ieri. C'è molto più impegno (e dignità) in qualunque attività sportiva amatoriale, condotta per autentica passione.

Lei e i Suoi ragazzi siete professionisti: questo accresce la Vostra responsabilità verso l'attività che conducete.

Ieri sera ci avete preso in giro: non meritate la nostra stima e la nostra presenza nelle prossime partite.

Quanto accaduto non cancella l'apprezzamento per l'enorme mole di lavoro da Lei condotto negli ultimi 2 anni, ma certo l'episodio è grave e, come tutte le ferite, impiegherà del tempo per guarire.

Jean

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