martedì 29 luglio 2008
LE MIRABOLANTI GESTA DELLA FORTISSIMA CORDATA
E' con mucho gusto che torno a scribacchiare sul nostro caro Blog, quasi a disintossicarmi da CMR, EUR1, Lettere di Credito, dogane, Cargo Manifest ecc. ecc. (passato un mese, ancora non ho ben capito cosa diavolo sono...).
Dopo le buzzatiane Pale di San Martino giusto un anno fa, la Fortissima Cordata, rinforzatasi con l'innesto del maratoneta e ora pure sky runner Gubet in arte Gamel (da cursa), ha arricchito la sua prestigiosa bacheca con le spettacolari, aeree e panoramiche bocchette del Brenta.
Una traversata di indicibile soddisfazione nel cuore di un angolo incomparabile delle Dolomiti, dove il fascino della scoperta si è fuso con una gioia picaresca e goliardica.
Estasi, fatica sana, frizzi, lazzi (e lezzi, uh quanti..., ma non dovrebbero aver contaminato valli e vette del Brenta), piacevoli incontri lungo il cammino come negli accoglienti e graziosi rifugi (Elena/o Elena/mai scorderò quel quarto d'ora di simpatica e amabile conversazione post colazione/noi due soli senza oltraggio/tutti gli altri indaffarati a rimettersi in viaggio, sigh...), cene a base dell'ottima e molto proteica cucina trentina (gulash, canederli, e strudel, e sacher...) con vista sulle guglie colorate dal tramonto: questa la sostanza dell'esperienza di Jean Nonu e banda. Nonu che il mercoledì a Pinzolo non ha voluto saperne di scendere dalla macchina per via delle vestigia bianconere ovunque; ma che la domenica, a spasso per una Madonna di Campiglio animata da caghet milanesi con sprezzo del ridicolo - il piumino con 20 e passa gradi, la pasmina sulla polo maniche corte, e fermiamoci qui -calamitava sul suo sempre più ipertrofico ventre l'attenzione dei passanti grazie ad un'insulsa e blasfema t-shirt, raccogliendo pure consensi!...
Infine, unforgettable quando nella piazza centrale il leggendario Cesare Maestri si è fatto incontro ai nostri baldi eroi stringendo onoratissimo loro la mano e insieme hanno posato per le decine di fotografi che avevano mollato il raduno delle Ferrari. Il coronamento di una vita spesa per la montagna, ha poi dichiarato il barbuto e canuto alpinista ad una tv altoatesina.
Per concludere con un'indiscrezione sui progetti del 2009, pare che Messner sia disposto a fare carte false pur di avere ospite nel suo castello museale di Funes la Fortissima Cordata. Speriamo solo che non ce la rinchiuda. Per invidia.
Berg heil (a chi ci va e a chi non ci va e non sa quel che si perde).
Gg
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2 commenti:
Splendida la poesia per "Elena"!
Bel resoconto, brau Asnas!!
che eroi! splendide montagne, quasi quasi mi unisco alla prossima (con la funivia si arriva vero?...)
La marchesa
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