Guardo i risultati e penso che in fondo un aspetto positivo c'è:
"Tra 3 anni avremo sconfitto il CANCRO"!
IPSE DIXIT.
J.
martedì 30 marzo 2010
domenica 28 marzo 2010
Happy family
Hi friends,
cos’è che rende così piacevoli i films di Salvatores?
Secondo me è la sua grandissima capacità di trattare temi importanti con una incredibile leggerezza.
Del resto non è scritto sulle tavole della legge che per occuparsi di argomenti profondi si debba per forza assumere un aria seriosa od annoiare. Charlie Chaplin insegna.
L’amore, l’amicizia, la morte, la sofferenza, la guerra sono sempre raccontati con il sorriso e delicatezza di questo eterno ragazzo di 60 anni.
Forse è proprio la capacità di guardare il mondo con gli occhi di un ragazzo che lo rende così speciale.
Io ho preferito su tutto l’omaggio a Milano. La Milano vera e per molti aspetti ormai sotterranea; quella non da bere, non patinata. Quella Milano che userei per promuovere il prossimo Expò.
Efrem
cos’è che rende così piacevoli i films di Salvatores?
Secondo me è la sua grandissima capacità di trattare temi importanti con una incredibile leggerezza.
Del resto non è scritto sulle tavole della legge che per occuparsi di argomenti profondi si debba per forza assumere un aria seriosa od annoiare. Charlie Chaplin insegna.
L’amore, l’amicizia, la morte, la sofferenza, la guerra sono sempre raccontati con il sorriso e delicatezza di questo eterno ragazzo di 60 anni.
Forse è proprio la capacità di guardare il mondo con gli occhi di un ragazzo che lo rende così speciale.
Io ho preferito su tutto l’omaggio a Milano. La Milano vera e per molti aspetti ormai sotterranea; quella non da bere, non patinata. Quella Milano che userei per promuovere il prossimo Expò.
Efrem
martedì 23 marzo 2010
Il pranzo della domenica
Grazie ai coniugi Filiziu per l'invito e alla marchesa per l'ottima cucina...di cui abbiamo le prove di seguito...
Aspettiamo con trepidazione il momento in cui butteremo giù il muro ...tutti presenti!
Si sta sempre bene in "famiglia" tra una chiacchiera "in spagnolo" ed una discussione politica ;-)
Madrina
Aspettiamo con trepidazione il momento in cui butteremo giù il muro ...tutti presenti!
Si sta sempre bene in "famiglia" tra una chiacchiera "in spagnolo" ed una discussione politica ;-)
Madrina
ELEZIONI
Ciao a tutti.
Questo è un messaggio elettorale, ma NON per le Regionali.
La posta in palio è mooolto più importante.
Le elezioni riguardano il direttivo CAI SAVIGLIANO, e claramenteparlando sostiene apertamente il suo candidato.
Di lui possiamo dire di tutto, tranne che sia uno di poche parole.
Il suo slogan elettorale è : GIANGI, una montagna di parole (e idee!).
Se sei iscritto al CAI, sostieni Giangi. Per portare nuova linfa al CAI di Savigliano, basterà indicare sulla scheda il nome di GAVATORTA.
GG Staff and Crew.
Il Cai di Savigliano ricorda che elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo, che rimarrà in carica dal 2010 al 2012, si svolgeranno presso la sede sociale in via Pylos angolo via Novellis e in occasione dell’assemblea annuale dei soci secondo il seguente calendario:
Giovedì 25 marzo dalle 18 alle 19,30;
Venerdì 26 marzo in occasione dell’assemblea al Mutuo Soccorso alle 21.
Possono votare tutti i soci in regola con il tesseramento 2009.
Ciascun socio può essere portatore di una sola delega, dietro presentazione della tessera del delegante.
Sono eleggibili tutti i soci in regola con il tesseramento 2009, anche se i loro nominativi non sono indicati sulla scheda elettorale.
http://www.caisavigliano.it/
Ricorda:
VotaGiangiVotaGiangiVotaGiangiVotaGiangiVotaGiangiVotaGiangiVotaGiangiVotaGiangiVotaGiangiVotaGiangi
IL GUARITORE
L’altra sera, girovagando fra i canali, mi sono imbattuto in un volto ispirato che, dal palco di una piazza, inneggiava all’amore e urlava: entro il 2013 vogliamo vincere il cancro. Giuro, diceva proprio così. Vo-glia-mo vin-ce-re il can-cro. Non la disoccupazione. E nemmeno lo scudetto. Il cancro, «che ogni anno colpisce 250 mila italiani». Sulle prime ho sperato fosse il portavoce del professor Veronesi e ci stesse annunciando uno scoop mondiale. Così ho telefonato a uno dei 250 mila, un caro amico che combatte con coraggio la sua battaglia, e gli ho dato la grande notizia. Come no?, ha risposto, adesso però ti devo lasciare perché sono a cena con Vanna Marchi.
Ho degli amici molto spiritosi. Mi auguro che tutti i malati e i loro parenti la prendano allo stesso modo. E anche tutti i medici che in ogni angolo del pianeta si impegnano per raggiungere quell’obiettivo. In Italia con qualche problema in più, dato che il governo che entro tre anni intende vincere il cancro ha ridotto i fondi per la ricerca scientifica. Vorrei sorriderne, come il mio amico. Ma stavolta non ci riesco. Ho perso i genitori e tante persone care a causa di quel male. E allora: passi per le barzellette, le favole e persino le balle. Fa tutto parte del campionario di iperboli del bravo venditore e il pubblico ormai è assuefatto allo show. Ma anche a un’alluvione bisogna mettere un argine. Bene, per me il cancro rappresenta quell’argine. Non è: un milione di posti di lavoro. Non è: meno tasse per tutti. Il cancro è una cosa seria. E lui, che lo ha avuto e lo ha vinto, dovrebbe saperlo.
Massimo Gramellini - LA STAMPA -23/03/2010
Sottoscrivo pienamente.
Jean
Ho degli amici molto spiritosi. Mi auguro che tutti i malati e i loro parenti la prendano allo stesso modo. E anche tutti i medici che in ogni angolo del pianeta si impegnano per raggiungere quell’obiettivo. In Italia con qualche problema in più, dato che il governo che entro tre anni intende vincere il cancro ha ridotto i fondi per la ricerca scientifica. Vorrei sorriderne, come il mio amico. Ma stavolta non ci riesco. Ho perso i genitori e tante persone care a causa di quel male. E allora: passi per le barzellette, le favole e persino le balle. Fa tutto parte del campionario di iperboli del bravo venditore e il pubblico ormai è assuefatto allo show. Ma anche a un’alluvione bisogna mettere un argine. Bene, per me il cancro rappresenta quell’argine. Non è: un milione di posti di lavoro. Non è: meno tasse per tutti. Il cancro è una cosa seria. E lui, che lo ha avuto e lo ha vinto, dovrebbe saperlo.
Massimo Gramellini - LA STAMPA -23/03/2010
Sottoscrivo pienamente.
Jean
lunedì 22 marzo 2010
IL DUBBIO
Infrangendo il mio eremitaggio negli ultimi tempi ho partecipato a due cene. Alla prima erano tutti o quasi di sinistra. Meglio, erano stati, da giovani, di estrema sinistra: Lotta continua, Autonomia operaia, cose così. Alla seconda erano in prevalenza di destra, per dirla con uno di loro "il più a destra possibile". Ha anche detto "fasc", ma poi si è fermato lì e ha ribadito "molto di destra". Molto.
A me è venuto un dubbio, di quelli su cui potrebbero fare un sondaggio. Non essendo questo spazio interattivo e per evitare che la maggioranza, stavolta con qualche ragione, clicchi per poi votare "non so", mi limito a proporre un'alternativa a cui potete rispondere nella vostra mente.
Che cosa è peggio:
1. Aver creduto nella rivoluzione, letto Marx, pianto per Allende, fatto parte dell'associazione Italia-Nicaragua e poi aver votato un candidato premier ex democristiano come male minore, Rosy Bindi alle primarie come segretario del partito, sognare un Cln che porti a palazzo Chigi Casini nel 2013 ed esprimere parole di elogio per l'ex pupillo di Almirante, Gianfranco Fini?
2. Essere stati duri e puri, aver fatto i campi hobbit, letto Evola, sputato sulle demoplutocrazie, inneggiato al popolo e alla patria come sua anima e poi esser finiti a fare i camerieri di Silvio Berlusconi e perfino di Umberto Bossi che la patria vorrebbe disgregare e Roma eterna la chiama ladrona?
PAUSA PUBBLICITARIA: Nel dubbio, leggete Gillo Dorfles, "Conformisti", Castelvecchi. E non andate a vedere "Shutter Island".
(22 marzo 2010)
A me è venuto un dubbio, di quelli su cui potrebbero fare un sondaggio. Non essendo questo spazio interattivo e per evitare che la maggioranza, stavolta con qualche ragione, clicchi per poi votare "non so", mi limito a proporre un'alternativa a cui potete rispondere nella vostra mente.
Che cosa è peggio:
1. Aver creduto nella rivoluzione, letto Marx, pianto per Allende, fatto parte dell'associazione Italia-Nicaragua e poi aver votato un candidato premier ex democristiano come male minore, Rosy Bindi alle primarie come segretario del partito, sognare un Cln che porti a palazzo Chigi Casini nel 2013 ed esprimere parole di elogio per l'ex pupillo di Almirante, Gianfranco Fini?
2. Essere stati duri e puri, aver fatto i campi hobbit, letto Evola, sputato sulle demoplutocrazie, inneggiato al popolo e alla patria come sua anima e poi esser finiti a fare i camerieri di Silvio Berlusconi e perfino di Umberto Bossi che la patria vorrebbe disgregare e Roma eterna la chiama ladrona?
PAUSA PUBBLICITARIA: Nel dubbio, leggete Gillo Dorfles, "Conformisti", Castelvecchi. E non andate a vedere "Shutter Island".
(22 marzo 2010)
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sabato 20 marzo 2010
NONU'S DAY
Se per il Leopardi il sabato era quasi domenica (La donzelletta vien dalla campagna/ In sul calar del sole…), per la fortissima cordata, tornata quartetto compatto ed invincibile (nei barun…), il venerdì è già domenica.
Il meteo promette di guastare il gran rientro di Jean Nonu, da tempo programmato per il solstizio di primavera? (data non casuale). E noi lo freghiamo anticipando di due giorni, tiè!
All’Evento non poteva mancare il presidente onorario, Zione Julius, che sta ai fabulous four (non i Beatles, cosa credevate?!) come il pastore alle pecorelle (un “pochetto” indisciplinate ma tanto affezionate).
Con queste premesse, a ragione la valle poteva solo essere la Varaita (sti ragazzi di Sangiu… W PIETRA!).
La montagna infrasettimanale sa regalare sensazioni impagabili di esclusiva, che ormai di rado concede negli affollati w-e sci alpinistici (eppure ai “comottiani” riesce ancora, malgrado le loro partenze quando il sole è ormai alto, o forse proprio per questo, perché gli altri sono già rincasati…).
E comunque, grande Nonu! Più guregn delle scorie di bioce… (mi sfugge il nome), dello zoccolo sotto le pelli, dell’umidità fiaccante e della nebbia impenetrabile. Ne è valsa la pena: lassù, in quota, ad attendere c’erano il sole e il cielo terso, i vicini Lubin e Cugulet, e il Re di Pietra, lieto di rivedere uno dei suoi sudditi devoti (ma quale retorica, è così e basta!).
Un ritorno che è stato anche l’occasione per battezzare “Punta Nonu” un panoramico ed aereo poggiolo - circa 2320 metri - tra il colle e la vetta del Rastcias.
D’obbligo il rito dello spumante prima della discesa, risultata divertente malgrado la ridottissima visibilità nella parte superiore (siano lodati gli alberi).
Una Gita che si rispetti approda (e prosegue) in piola, che per noi, quando si va in Val Varaita, ha un nome invitante: L’albero fiorito a Frassino (gradito preavviso telefonico: 0175-976241). Un ristorantino carino ed accogliente, cucina tipica di qualità e servizio curato ad un prezzo onesto.
E adesso sì che si può dire, anzi urlare: “BENTORNATO NONU!”.
Asnas
ps buona parte del fiotto di Brut è finito sul mio pile… 2 lavaggi, dico 2 mi ci son voluti per eliminare la puzza!!! Despiasent den Nonu…
SPOT ELETTORALE: se sei socio CAI della sezione di Savigliano, VOTA GIANGI (c’è tempo fino a venerdì prossimo).
venerdì 19 marzo 2010
QUATTRO LEZIONI PER CHI LAVORA IN TEAM
Lezione n °1
Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa.
La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta:è Giovanni, il vicino. Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: 'Ti do 800 Euro adesso in contanti se fai cadere l'asciugamano!' Riflette e in un attimo l'asciugamano cade per terra... Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita. Lei, un po' sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta.
Lei risponde: 'Era Giovanni'. Il marito: 'Perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?'
Morale n°1:Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni!
Lezione n° 2
Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnandouna giovane monaca al convento. Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate. All'improvviso poggia la mano sulla coscia sinistra della monaca. Lei lo guarda e gli dice: 'Padre, si ricorda il salmo 129?'. Il prete ritira subito la mano e si perde in mille scuse. Poco dopo, approfittando di un cambio di marcia, lascia che la sua mano sfiori la coscia della religiosa che imperterrita ripete: 0'Padre, si ricorda il salmo 129?'. Mortificato, ritira la mano, balbettando una scusa. Arrivati al convento, la monaca scende senza dire una parola. Il prete, preso dal rimorso dell'insano gesto si precipita sulla Bibbia alla ricerca del salmo 129. Salmo 129: '...andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria...'
Morale n° 2: Al lavoro, siate sempre ben informati!
Lezione n° 3
Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall'ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada. 'Generalmente esaudisco tre desideri, ma poichè siete tre, ne avrete uno ciascuno'.
L'impiegato spinge gli altri e grida: 'Tocca a me, a me.... Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete'. Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: 'A me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi una pinacolada su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!' E svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale. 'Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!'
Morale n°3: Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!
Lezione n° 4
In classe la maestra si rivolge a Gianni e gli chiede: 'Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari a uno degli uccelli, quanti ne rimangono?' Gianni risponde: 'Nessuno, perchè con il rumore dello sparo voleranno via tutti'. La maestra: 'Beh, la risposta giusta era quattro, ma mi piace come ragioni'
Allora Gianni dice: 'Posso farle io una domanda adesso?
La maestra 'Va bene'.
'Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato.
Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?'
L'insegnante arrossisce e risponde: 'Suppongo la seconda... Quella che ingoia il gelato fino al cono'
Gianni: 'Beh, la risposta corretta era quella che porta la fede, ma... mi piace come ragiona'!!!
Morale n°4: Lasciate che prevalga sempre la ragione.
Efrem
Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa.
La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta:è Giovanni, il vicino. Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: 'Ti do 800 Euro adesso in contanti se fai cadere l'asciugamano!' Riflette e in un attimo l'asciugamano cade per terra... Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita. Lei, un po' sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta.
Lei risponde: 'Era Giovanni'. Il marito: 'Perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?'
Morale n°1:Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni!
Lezione n° 2
Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnandouna giovane monaca al convento. Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate. All'improvviso poggia la mano sulla coscia sinistra della monaca. Lei lo guarda e gli dice: 'Padre, si ricorda il salmo 129?'. Il prete ritira subito la mano e si perde in mille scuse. Poco dopo, approfittando di un cambio di marcia, lascia che la sua mano sfiori la coscia della religiosa che imperterrita ripete: 0'Padre, si ricorda il salmo 129?'. Mortificato, ritira la mano, balbettando una scusa. Arrivati al convento, la monaca scende senza dire una parola. Il prete, preso dal rimorso dell'insano gesto si precipita sulla Bibbia alla ricerca del salmo 129. Salmo 129: '...andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria...'
Morale n° 2: Al lavoro, siate sempre ben informati!
Lezione n° 3
Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall'ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada. 'Generalmente esaudisco tre desideri, ma poichè siete tre, ne avrete uno ciascuno'.
L'impiegato spinge gli altri e grida: 'Tocca a me, a me.... Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete'. Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: 'A me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi una pinacolada su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!' E svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale. 'Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!'
Morale n°3: Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!
Lezione n° 4
In classe la maestra si rivolge a Gianni e gli chiede: 'Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari a uno degli uccelli, quanti ne rimangono?' Gianni risponde: 'Nessuno, perchè con il rumore dello sparo voleranno via tutti'. La maestra: 'Beh, la risposta giusta era quattro, ma mi piace come ragioni'
Allora Gianni dice: 'Posso farle io una domanda adesso?
La maestra 'Va bene'.
'Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato.
Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?'
L'insegnante arrossisce e risponde: 'Suppongo la seconda... Quella che ingoia il gelato fino al cono'
Gianni: 'Beh, la risposta corretta era quella che porta la fede, ma... mi piace come ragiona'!!!
Morale n°4: Lasciate che prevalga sempre la ragione.
Efrem
giovedì 18 marzo 2010
TROPPO SIMPA
" MAMMA VIENI, PAPÁ VUOLE SALTARE DALLA FINESTRA!!"
"DIGLI CHE GLI HO FATTO LE CORNA, NON LE ALI"
Efrem
"DIGLI CHE GLI HO FATTO LE CORNA, NON LE ALI"
Efrem
mercoledì 17 marzo 2010
MINE ANCORA VAGANTI
Proprio come i personaggi di Ozpetek, ci ho messo un pò a (ri)elaborare, malgrado la visione fosse stata piacevole.
Concordo: è un buon film, ben fatto, ben recitato (a differenza della nostra Tota, sono però avaro nell'assegnare la palma del capolavoro...), anche se - mia modesta opinione - colloco Le fate ignoranti e La finestra di fronte ad un livello superiore per la solidità e l'intensità dell'insieme.
Mi mancano Il bagno Turco e Saturno contro, la cui visione certo mi avrebbe fornito maggiori elementi per meglio comprendere la poetica di Ozpetek (colmerò la lacuna).
Con l'acume (sociologico...) che lo contraddistingue, Efrem ne ha focalizzato uno dei temi se non il tema cardine, ragguagliato da Madrina (lei più di tutti personaggio ozpetechiano, e non devo nemmeno spiegare perchè...). Aggiungo il peso di un doloroso segreto.
In un'intervista successiva ho letto che, per creare un gruppo affiatato, "conditio sine qua non" in un film corale, prima di cominciare le riprese il regista ha ospitato gli attori a casa sua per qualche tempo, cucinando per loro e discutendo con loro la sceneggiatura... Un bel metodo di lavoro, vero? Che conferma come quello di Ozpetek sia un cinema basato sull'umanità, un cinema di calore umano: perduto, vagheggiato, inseguito, ritrovato...
Come ho detto a caldo, pur sospendendo il giudizio, in questo film l'Autore ha il merito di utilizzare il registro della commedia strappando sorrisi, con delicatezza, senza mai cedere alla volgarità e alla cafoneria oggi imperanti, lui pure così attratto dalla dimensione corporea, materica dell'esistenza (il sesso, per di più omosessuale, e il cibo, la casa, come già è stato rilevato). Sì che gli si perdona anche certi personaggi un pò macchiettistici e superflui (forse per questo simpatici) come il cognato napoletano e la svampita zia Luciana. Ma in fondo la vita vera è come la buona cucina: variegata, fatta di molteplici ingredienti, quindi gustosa, dolce o amaro che sia il gusto...
Di primo acchito mi ha lasciato perplesso, poi l'ho apprezzato: mi riferisco al finale "galleggiante", che raccorda sogno e realtà, passato e presente. A dirla tutta, il finale vero e proprio, diegetico e logico, è il corteo funebre. L'ultima scena si configura come un'appendice onirica e simbolica, con Tommaso - chiara proiezione del regista - che si chiama fuori dalle danze per avere una visuale più nitida ergo consapevole: non a caso c'è il rallenty ma non l'effetto flow (sfocato). Bravo Ferzan: questo è Cinema.
Gg
ps1 Nicole Grimaldi (Alba), sortisce lo stesso effetto (ormonale) di Jasmine Trinca e Valentina Ludovini (quella de "La giusta distanza", che Efrem ricorderà...).
ps2 Invece Cuore sacro l'avevo visto: per dirla ancora con Tota (non necessariamente "come" Tota), e contrariamente a quel che legittimamente ne pensa Mary Jane, lo considero un film TREMENDO, il più infelice di Ozpetek (siamo in tanti, regista incompreso compreso...)
ps3 vivamente sconsigliato SHUTTER ISLAND di Scorsese con Di Caprio.
Concordo: è un buon film, ben fatto, ben recitato (a differenza della nostra Tota, sono però avaro nell'assegnare la palma del capolavoro...), anche se - mia modesta opinione - colloco Le fate ignoranti e La finestra di fronte ad un livello superiore per la solidità e l'intensità dell'insieme.
Mi mancano Il bagno Turco e Saturno contro, la cui visione certo mi avrebbe fornito maggiori elementi per meglio comprendere la poetica di Ozpetek (colmerò la lacuna).
Con l'acume (sociologico...) che lo contraddistingue, Efrem ne ha focalizzato uno dei temi se non il tema cardine, ragguagliato da Madrina (lei più di tutti personaggio ozpetechiano, e non devo nemmeno spiegare perchè...). Aggiungo il peso di un doloroso segreto.
In un'intervista successiva ho letto che, per creare un gruppo affiatato, "conditio sine qua non" in un film corale, prima di cominciare le riprese il regista ha ospitato gli attori a casa sua per qualche tempo, cucinando per loro e discutendo con loro la sceneggiatura... Un bel metodo di lavoro, vero? Che conferma come quello di Ozpetek sia un cinema basato sull'umanità, un cinema di calore umano: perduto, vagheggiato, inseguito, ritrovato...
Come ho detto a caldo, pur sospendendo il giudizio, in questo film l'Autore ha il merito di utilizzare il registro della commedia strappando sorrisi, con delicatezza, senza mai cedere alla volgarità e alla cafoneria oggi imperanti, lui pure così attratto dalla dimensione corporea, materica dell'esistenza (il sesso, per di più omosessuale, e il cibo, la casa, come già è stato rilevato). Sì che gli si perdona anche certi personaggi un pò macchiettistici e superflui (forse per questo simpatici) come il cognato napoletano e la svampita zia Luciana. Ma in fondo la vita vera è come la buona cucina: variegata, fatta di molteplici ingredienti, quindi gustosa, dolce o amaro che sia il gusto...
Di primo acchito mi ha lasciato perplesso, poi l'ho apprezzato: mi riferisco al finale "galleggiante", che raccorda sogno e realtà, passato e presente. A dirla tutta, il finale vero e proprio, diegetico e logico, è il corteo funebre. L'ultima scena si configura come un'appendice onirica e simbolica, con Tommaso - chiara proiezione del regista - che si chiama fuori dalle danze per avere una visuale più nitida ergo consapevole: non a caso c'è il rallenty ma non l'effetto flow (sfocato). Bravo Ferzan: questo è Cinema.
Gg
ps1 Nicole Grimaldi (Alba), sortisce lo stesso effetto (ormonale) di Jasmine Trinca e Valentina Ludovini (quella de "La giusta distanza", che Efrem ricorderà...).
ps2 Invece Cuore sacro l'avevo visto: per dirla ancora con Tota (non necessariamente "come" Tota), e contrariamente a quel che legittimamente ne pensa Mary Jane, lo considero un film TREMENDO, il più infelice di Ozpetek (siamo in tanti, regista incompreso compreso...)
ps3 vivamente sconsigliato SHUTTER ISLAND di Scorsese con Di Caprio.
martedì 16 marzo 2010
BARZA DEL GIORNO
-"SONO STATO IL TUO PRIMO UOMO?"
-" CERTO CARO, MA PERCHÉ ME LO CHIEDETE SEMPRE TUTTI?"
J.
-" CERTO CARO, MA PERCHÉ ME LO CHIEDETE SEMPRE TUTTI?"
J.
lunedì 15 marzo 2010
Mine vaganti
Hi friends,
questa sera ho visto il nuovo film di Ozpetek; consigliato per inciso.
Se devo essere sincero non mi interessa farne una recensione, lascio a chi è più bravo di me il compito, però mi ha dato da pensare un tema ricorrente nei films di questo regista.
Non pensiate all’omosessualità, sarebbe troppo facile (spero che nessuno strabuzzi dicendo ‘Non l’avevo mai notato!?’).
Bensì mi riferisco alla morte: il passaggio imprescindibile nell’esistenza di qualsiasi essere vivente. Per la verità già nel momento stesso in cui scrivo ‘passaggio imprescindibile’ mi accorgo di esprimere involontariamente un augurio: che sia un passaggio e non un termine.
E’ forse questo il motivo per cui ho notato questo elemento?
Perché ho veramente paura di pochissime cose. L’unica che mi terrorizza è la morte.
La paura della morte mi fa consentire alla legalizzazione dell’eutanasia nella certezza che non vi ricorrerò mai; è meglio il dolore in tutte le sue forme.
La paura della morte non mi fa condannare i suicidi sapendo che non sarà mai il mio caso.
La paura della morte non mi fa vedere i documentari di astronomia; alla fine ci raccontano sempre che in modo o nell’altro il nostro universo finirà e non importa se so che io non sarò presente all’evento. Ahimé!
Spesso ho sentito dire: ‘Se dovessimo diventare immortali ci annoieremmo a morte (il gioco di parole non è casuale)’. Voi forse. Io no!
Ozpetek invece ne fa sempre un elemento disvelatore e aggregante.
E’ la scintilla che permette togliere il velo alla Verità e consente il superamento dell’ipocrisia.
Se è vero che, come cantò De Andrè, ‘quando si muore si muore soli’, per il regista questo elemento porta come risultato di riannodare i rapporti e strigere legami. Proprio questo trovo sconvolgente: l’evento della vita che per definizione separa alla fine aggrega.
In definitiva la morte, passaggio o fine che sia, assume una connotazione positiva, quasi una giustificazione della propria esistenza… almeno per Ozpetek.
Efrem
Ps. Mi scuso con chiunque sia rimasto deluso dalla mancata recensione o annoiato dalle mie elucubrazioni.
questa sera ho visto il nuovo film di Ozpetek; consigliato per inciso.
Se devo essere sincero non mi interessa farne una recensione, lascio a chi è più bravo di me il compito, però mi ha dato da pensare un tema ricorrente nei films di questo regista.
Non pensiate all’omosessualità, sarebbe troppo facile (spero che nessuno strabuzzi dicendo ‘Non l’avevo mai notato!?’).
Bensì mi riferisco alla morte: il passaggio imprescindibile nell’esistenza di qualsiasi essere vivente. Per la verità già nel momento stesso in cui scrivo ‘passaggio imprescindibile’ mi accorgo di esprimere involontariamente un augurio: che sia un passaggio e non un termine.
E’ forse questo il motivo per cui ho notato questo elemento?
Perché ho veramente paura di pochissime cose. L’unica che mi terrorizza è la morte.
La paura della morte mi fa consentire alla legalizzazione dell’eutanasia nella certezza che non vi ricorrerò mai; è meglio il dolore in tutte le sue forme.
La paura della morte non mi fa condannare i suicidi sapendo che non sarà mai il mio caso.
La paura della morte non mi fa vedere i documentari di astronomia; alla fine ci raccontano sempre che in modo o nell’altro il nostro universo finirà e non importa se so che io non sarò presente all’evento. Ahimé!
Spesso ho sentito dire: ‘Se dovessimo diventare immortali ci annoieremmo a morte (il gioco di parole non è casuale)’. Voi forse. Io no!
Ozpetek invece ne fa sempre un elemento disvelatore e aggregante.
E’ la scintilla che permette togliere il velo alla Verità e consente il superamento dell’ipocrisia.
Se è vero che, come cantò De Andrè, ‘quando si muore si muore soli’, per il regista questo elemento porta come risultato di riannodare i rapporti e strigere legami. Proprio questo trovo sconvolgente: l’evento della vita che per definizione separa alla fine aggrega.
In definitiva la morte, passaggio o fine che sia, assume una connotazione positiva, quasi una giustificazione della propria esistenza… almeno per Ozpetek.
Efrem
Ps. Mi scuso con chiunque sia rimasto deluso dalla mancata recensione o annoiato dalle mie elucubrazioni.
sabato 13 marzo 2010
giovedì 11 marzo 2010
New deal
Hi friends,
qualche settimana fa ho visto un servizio dell’Indignato speciale, un rubrica del Tg5, che denunciava la situazione di un signore che, avendo indicato per errore un reddito zero nella richiesta di riduzione delle tasse universitarie del figlio, aveva perso il diritto alla riduzione con richiesta di restituzione delle riduzioni precedenti, multa, mora ecc.
L’indignazione nasceva dal fatto che individuato l’errore l’impiegato dell’Università avrebbe dovuto avvertire telefonicamente il dichiarante per correggere l’errore (aveva ragione Massimo Lopez quando diceva che una telefonata allunga la vita!).
Credo sia palese che, in un contesto come quello italiano, questo modus operandi creerebbe, senza ombra di dubbio, una miriade di ‘incresciosi errori’; naturalmente corretti non appena individuati dall’ente pubblico.
La mia perplessità sull’indignazione è stata superata solo dall’indignazione del nostro Presidente del Consiglio di fronte all’attacco antidemocratico della Sinistra che vorrebbe eliminare la lista del Pdl dall’elezione nel Lazio. Infatti non capisco perché questa Sinistra dovrebbe complottare per eliminare il Pdl solo dal Lazio, già che fa lo sforzo perché non procedere in tutta Italia.
Ma più concretamente mi sono chiesto se sono capaci di governarci dei personaggi che non sono in grado di raccogliere 3000 firme con 4 timbri e presentarle in un ufficio pubblico.
Ha ragione Napolitano a sostenere che l’esclusione del più grande partito italiano dalla competizione elettorale sia un problema di tutti, ma è veramente irritante vedere l’incredibile spettacolo di chi ci governa che grida al complotto mentre continua a governare e partorisce con diabolica fantasia legislativa il Decreto interpretativo. Come se fosse interpretabile se una persona sia o meno in una stanza o abbia consegnato un cartone pieno di fogli entro un certo orario. Bisognerebbe mettere un foto finish negli uffici che ricevono le candidature politiche, almeno rimarrebbe una traccia del superamento del traguardo… Anche per aggiornare il medagliere.
Probabilmente è vero che questa classe politica rappresenti davvero il Paese, nel bene ma soprattutto nel male. Un Paese di furbetti.
Comunque la consolazione è che viviamo veramente in una grande nazione in cui tutto è possibile; meglio degli Stati Uniti.
Sarà il New Deal de noantri?
Efrem
qualche settimana fa ho visto un servizio dell’Indignato speciale, un rubrica del Tg5, che denunciava la situazione di un signore che, avendo indicato per errore un reddito zero nella richiesta di riduzione delle tasse universitarie del figlio, aveva perso il diritto alla riduzione con richiesta di restituzione delle riduzioni precedenti, multa, mora ecc.
L’indignazione nasceva dal fatto che individuato l’errore l’impiegato dell’Università avrebbe dovuto avvertire telefonicamente il dichiarante per correggere l’errore (aveva ragione Massimo Lopez quando diceva che una telefonata allunga la vita!).
Credo sia palese che, in un contesto come quello italiano, questo modus operandi creerebbe, senza ombra di dubbio, una miriade di ‘incresciosi errori’; naturalmente corretti non appena individuati dall’ente pubblico.
La mia perplessità sull’indignazione è stata superata solo dall’indignazione del nostro Presidente del Consiglio di fronte all’attacco antidemocratico della Sinistra che vorrebbe eliminare la lista del Pdl dall’elezione nel Lazio. Infatti non capisco perché questa Sinistra dovrebbe complottare per eliminare il Pdl solo dal Lazio, già che fa lo sforzo perché non procedere in tutta Italia.
Ma più concretamente mi sono chiesto se sono capaci di governarci dei personaggi che non sono in grado di raccogliere 3000 firme con 4 timbri e presentarle in un ufficio pubblico.
Ha ragione Napolitano a sostenere che l’esclusione del più grande partito italiano dalla competizione elettorale sia un problema di tutti, ma è veramente irritante vedere l’incredibile spettacolo di chi ci governa che grida al complotto mentre continua a governare e partorisce con diabolica fantasia legislativa il Decreto interpretativo. Come se fosse interpretabile se una persona sia o meno in una stanza o abbia consegnato un cartone pieno di fogli entro un certo orario. Bisognerebbe mettere un foto finish negli uffici che ricevono le candidature politiche, almeno rimarrebbe una traccia del superamento del traguardo… Anche per aggiornare il medagliere.
Probabilmente è vero che questa classe politica rappresenti davvero il Paese, nel bene ma soprattutto nel male. Un Paese di furbetti.
Comunque la consolazione è che viviamo veramente in una grande nazione in cui tutto è possibile; meglio degli Stati Uniti.
Sarà il New Deal de noantri?
Efrem
lunedì 8 marzo 2010
UNFORGETTABLE EVENING
La salita sotto una stellata che nemmeno gli antichi,
La discesa sotto la neve come falene,
I compleanni di Mamy & Badola,
Il gemellaggio riuscito con i simpatici Sampeirotti,
Il colpo di teatro delle mimose alle Donne della nostra tavolata
E la malcelata invidia delle altre (omaggiate di rametti secchi),
Il mito delle lupe della Sardegna,
Una cena squisita, un servizio impeccabile (alla Baita Garneri)...
Grassie agli organizzatori - il nostro Nonu e la loro Manu - ed ai partecipanti.
Non resta che confidare nel bis.
venerdì 5 marzo 2010
VALORE, di Erri De Luca
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che .
Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto
Jean
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che .
Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto
Jean
giovedì 4 marzo 2010
Frase del giorno
mercoledì 3 marzo 2010
martedì 2 marzo 2010
CIASTRALONGA
lunedì 1 marzo 2010
1 marzo: sciopero degli immigrati
"Credo che rispettare gli immigrati, perchè svolgono i lavori più umili sia una altrettanto grave forza di razzismo".
Gino Strada - "Che tempo che fa" 28/02/2010
J.
Gino Strada - "Che tempo che fa" 28/02/2010
J.
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