lunedì 8 settembre 2008

I FICHI DELLA MARCHESA

Silvia facci impazzire....come ieri sera!!!
Clara

CROSTATA CON FICHI E MANDORLE
Una crostata velocissima, fatta con 4 cose che avanzavano (specie i due chili di fichi che sostavano nel frigorifero). La base di mandorle è quella della frangipane, e così questo dolce risulta un mix perfetto tra Belgio e sud Italia :-)

pasta sfoglia (è un dolce express, se avete tempo, fate una frolla)
fichi freschi 6
farina di mandorle 125g
zucchero a velo 80g
uova 2
burro 50g
estratto di mandorla amara 1 cucchiaino
grappa 1 cucchiaio
miele di fiori 1 cucchiaio

Se usate una pasta frolla, farla cuocere in bianco, se invece si tratta di sfoglia, stenderla nella teglia da crostata e riempirla senza infornarla prima. Mescolare la farina di mandorle, lo zucchero, una presa di sale, le uova, l’estratto di mandorle, la grappa e il burro fuso. Stendere questo composto sul fondo della crostata. Lavare i fichi, tagliarli in quattro spicchi e disporli sulla crema premendo lievemente. Finire con il miele a filo e, se piace (a me si!) pochi fiori di lavanda tritati. Infornare a 180° per circa 30 minuti

L'ANALISI. La Casa Bianca evita un contagio su scala globale

Oltre cinquemila miliardi di dollari a rischio
di FEDERICO RAMPINI


È SCATTATO il più grande salvataggio pubblico nella storia americana: la nazionalizzazione dei colossi bancari Fannie Mae e Freddie Mac, due istituti che controllano metà di tutti i mutui immobiliari negli Stati Uniti. I due giganti finanziari erano ormai sull'orlo della bancarotta. Un loro fallimento, secondo il ministro del Tesoro Henry Paulson, avrebbe "precipitato nell'instabilità l'intera economia mondiale".

Lo stesso Paulson ha ammonito che "non ci sarà ripresa economica finché non si esce dalla crisi immobiliare": una previsione sconfortante, visto che il mercato della casa continua a degradarsi. Il maxi-salvataggio di Fannie e Freddie a questo punto era inevitabile e tuttavia i suoi effetti sono controversi. Allarga di colpo i confini del settore pubblico, con una sterzata interventista quale non si vedeva dai tempi della Grande Depressione. L'America si accolla costi esorbitanti ma non trae le lezioni da questa crisi.

Gli errori che hanno portato al disastro potranno ripetersi. Ieri Paulson ha eluso le domande sul prezzo che pagherà il contribuente. La reticenza ufficiale è comprensibile: le cifre vere fanno tremare i polsi. Le perdite ufficiali contabilizzate dalle due banche negli ultimi dodici mesi sono di "soli" 14 miliardi di dollari, ma i loro bilanci sono notoriamente inaffidabili. Ben più significativo è il fatto che questi due istituti gestiscono o garantiscono ben 5.200 miliardi di dollari di mutui per la casa. Quel volume di prestiti è pari al 58% dell'intero debito pubblico americano.

Anche se si deve sperare che solo una parte di quei mutui si rivelino insolventi, resta il fatto che la dimensione della perdita potenziale è sconvolgente. Da ieri sera infatti i 5.200 miliardi di dollari entrano a pieno titolo a far parte del "rischio sovrano" che fa capo al Tesoro di Washington. Ovvero, in ultima analisi, fa capo al contribuente americano, già il più indebitato del mondo. Si capisce che a due mesi dalle elezioni Paulson abbia preferito "glissare" sui numeri reali, perché la loro dimensione è spaventosa.



Al confronto impallidiscono tutti i salvataggi pubblici della storia americana: la Lockheed sotto il presidente Nixon, la Chrysler sotto Carter, le casse di risparmio (Savings and Loans) che costarono 124 miliardi di dollari ai contribuenti nell'èra Reagan. Da quando è scoppiata la crisi dei mutui dell'estate 2007, la banca di Wall Street Bear Stearns ha avuto anche lei diritto all'aiuto governativo, ma oggi quell'operazione che a marzo costò 30 miliardi di dollari appare come un minuscolo assaggio.

Fannie e Freddie avevano già perso più del 90% del loro valore di Borsa in 12 mesi. Ancora più grave era il rischio di insolvenza su una montagna di titoli obbligazionari emessi dalle due istituzioni. E' vero che la stabilità del sistema finanziario mondiale è a repentaglio: quei bond sono stati venduti nel mondo intero, acquistati in grandi quantità perfino dalle banche centrali, inclusa la banca centrale cinese che oggi è il principale creditore degli Stati Uniti. La bancarotta di quelle due istituzioni avrebbe avuto ripercussioni drammatiche in Europa e in Asia.

L'interconnessione dei mercati finanziari ha accelerato la diffusione capillare dei titoli-spazzatura nei bilanci degli istituti di credito e dei fondi d'investimento, perfino nelle casse dei Comuni italiani. Nessuno è al riparo. Fannie e Freddie dunque erano "troppo grandi per lasciarle fallire". Ma proprio questa consapevolezza ha favorito una cultura dell'impunità ai loro vertici. Il disprezzo delle regole che dilaga da tempo in ampie zone dell'establishment finanziario, regnava anche in due istituti che dovevano gestire il credito più tradizionale.

I tempi della nazionalizzazione di Fannie e Freddie hanno avuto un'accelerazione quando sono venute a galla gravi irregolarità nei bilanci. I metodi contabili sono stati stravolti per occultare le perdite. I top manager si sono avventurati in speculazioni azzardate, con comportamenti più adeguati agli "avvoltoi" degli hedge fund. Tutto ciò accadeva da tempo. Era stato denunciato dai grandi quotidiani americani, ma ignorato dalle autorità di vigilanza. Nel 2004, per esempio, nel bilancio di Fannie Mae erano emersi "errori contabili" per 6,3 miliardi. Eppure solo ieri il governo si è finalmente deciso a commissariare le due aziende. E' un nuovo scandalo Enron, un altro colpo alla credibilità del capitalismo finanziario americano.

Da un crac all'altro, la costante è la socializzazione delle perdite provocate da manager incompetenti e disonesti. Nei tempi di vacche grasse, il top management incassa stock option e bonus stratosferici. Quando le aziende sono rovinate, il conto passa alla collettività. Si stravolge così tutto il sistema di incentivi e deterrenti che è l'abc dell'economia di mercato. Il principio di responsabilità è ormai un'astrazione. La selezione operata dalla concorrenza viene falsata. La capacità del mercato di allocare le risorse in modo efficiente, punendo le aziende decotte e premiando quelle sane, viene distorta da una perversa garanzia di ultima istanza: la promessa implicita che il governo salverà quelli che sono "troppo grossi per fallire". Quale sarà la prossima banca scaricata sulle spalle del contribuente americano?

Spalle sempre più fragili. Perché nel frattempo l'economia reale non accenna a migliorare. I pignoramenti delle case sono ai massimi da 40 anni. Il tasso di disoccupazione è salito al 6,1%. Con le famiglie assediate dalla recessione, le prossime crisi finanziarie sono in agguato: verranno dalle insolvenze sulle carte di credito, e sui finanziamenti rateali degli acquisti di auto. Per l'americano medio le speranze di aiuto sono modeste. Il socialismo è riservato ai banchieri.
(8 settembre 2008)

mercoledì 3 settembre 2008

LANDING IN LEVALDIGI...


Finalmente è realtà:
www.ryanair.com
basta un clik,
e volate da LEVALDIGI a LONDRA, DUBLINO, BIRMINGHAM.

...PERCHE' DI ALITALIA CE NE FACCIAMO UNA PIPPAAAAAAAAAAAAA!
jEAN

mercoledì 27 agosto 2008

venerdì 22 agosto 2008

Torinospiritualità, venerdì 26 settembre

Ore 10.00-13.00, Teatro Vittoria
WORKSHOP
Introduzione alla pratica dello Zazen
Conduce ELENA SEISHIN VIVIANI

Ore 10.00 –13.00, Accademia delle scienze
WORKSHOP
Danza indiana
Conduce LILAVATI KAMALA DEVI

Ore 16.00, Palazzo Chiablese
LEZIONE / Le Speranze dell’Italia
Anniversari della storia italiana: 1948
Lezione di SIMONA COLARIZI

Ore 16.00, Circolo dei Lettori
LETTURA E COMMENTO / Le Speranze del mondo
Yoga Sutra
K.S. BALASUBRAMANIAN dialoga con HAMSANANDA GIRI

Ore 17.30, Circolo dei Lettori
DIALOGO / Le Speranze del mondo
Le speranze dell’Islam nel mondo contemporaneo
ABDENNOUR BIDAR dialoga con RENZO GUOLO
In collaborazione con Le Festival de Fès des musiques sacrées du monde

Ore 17.30, Accademia delle Scienze
DIALOGO / Le Speranze dell’Italia
Fede, speranza e società
FRANCO GARELLI dialoga con FRANCESCO REMOTTI

Ore 17.30, Armeria Reale
DIALOGO / Le Speranze del mondo
Global Peace Initiative for women
Intervengono DINAJARA DOJU FREIRE, CARLA GIANOTTI, SUOR CLELIA RUFFINENGO ed ELSA BIANCO

Ore 18.00, Cortile Palazzo Carignano
DIALOGO / Le Speranze dell’individuo
Fede e fiducia
PADRE ENZO BIANCHI dialoga con GIUSEPPE CEDERNA

Ore 18.00, Teatro Vittoria
DIALOGO / Le Speranze del mondo
Teologia della speranza
JURGEN MOLTMANN dialoga con UGO PERONE

Ore 18.00, Porte Palatine
LEZIONE / Le Speranza dell’individuo
L’Arte di ascoltare
Lezione di FRANCESCO TORRALBA

Ore 18.00, Palazzo Chiablese
LEZIONE / Le Speranze dell’Italia
Anniversari della storia italiana: 1968
Lezione di MARCELLO FLORES

Ore 20.45, Cortile Palazzo Carignano
LEZIONE / Le Speranze del mondo
Responsabilità civili e diritti umani
Lezione di ISMAIL KADARE

Ore 21.00, Conservatorio Giuseppe Verdi
PREGHIERE
Le ultime sette parole di Gesù sulla croce
Riflessione sull’abbandono
commento a cura di PADRE GUIDO INNOCENZO GARGANO
Musiche I SOLISTI DI PAVIA

Ore 21.00, Teatro Gobetti
PREGHIERE
Chant d’amour de Rumi di JEAN-CLAUDE CARRIERE
In collaborazione con Il Mutamento Zona Castalia

Clara's birthday


ma varda che bele fiettine!!

lunedì 18 agosto 2008

al circolo dei lettori...

Aspettando Torino Spiritualità
15 August 2008 No Comment
Giovedì 11 settembre


Ore 18.00, Circolo dei Lettori
Manhattan
Proiezione del film di Woody Allen (1979)

Ore 21.00, Circolo dei Lettori
Il Dizionario delle Speranze
Presentazione del progetto
Intervene LELLA COSTA
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Lunedì 15 settembre


Ore 21.00, Circolo dei Lettori
Terra Felix
Conferenza spettacolo di DUCCIO CANESTRINI
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

Festival della Mente a Sarzana

su www.festivaldellamente.it

tutte le conferenze...
Sarzana, 29-30 e 31 agosto 2008

giovedì 14 agosto 2008

Anche oggi...



... con poco ci siamo tolti la fame...

martedì 12 agosto 2008

UNA MIMOSA D'AGOSTO.

L'otto marzo si leggono un sacco di puttanate sulle donne, sulla femminilità, sulla parità dei sessi al punto che ne resto sempre costantemente nauseato.
Siamo lontani dalla ricorrenza, ma le parole migliori sulle donne le ha scritte oggi Grame.
CLIKKA QUI e vai all'articolo.
Buona giornata!
Jean