martedì 4 gennaio 2011

Buon anno dalla Cler

Buongiorno a tutti e buon anno a voi!
Vi  auguro un buon 2011 !
Clara

HAPPY NEW YEAR

Buon Anno a tutti!
Il blog langue, più nessuno ha nulla da dire?
Inizio io, con una citazione di uno scrittore che amo molto, Erri De Luca, poichè le sue parole mi sembrano un buon auspicio per l'anno nuovo.
Auguri a tutti, perchè possiate trascorrere 365 notti di sogni, e 365 giorni per realizzarli!
Jean

"I desideri dei bambini danno ordini al futuro."
Erri.

domenica 26 dicembre 2010

New Designers for baby

Carissimi

grazie alla mia piccola Giulia ho scoperto che tra noi amici spiccano 2 veri designer....
Sono 2 amici, davvero speciali, che ogni tanto non vediamo perchè si fanno coccolare dalle dolci pendici dei monti e dal tepore della stufa a legna.
Ma mentre non li vediamo loro creano, creano vivaci ed indisturbati.
Ed è così, che per magia, per festeggiare il 1° Natale della piccola Giulia sono scomparsi a lungo nel loro rifugio, per creare meravigliosi doni per lei.

Uno è Vanenne, un piccolo cavallino di legno che Giulia potrà portare a lungo a spasso, per poi tornare a casa e riposarsi sulla sua comodissima poltroncina a leggere i fumetti.

Questi doni sono davvero un connubio di arte ed amore.

Grazie Bertu ed Ale


da Giulia

venerdì 24 dicembre 2010

mercoledì 22 dicembre 2010

Meno tre...


F.

IL VECIO TRA I PADRI DELLA PATRIA di M. Crosetti

Con quel profilo azteco, Enzo Bearzot pareva già un personaggio storico quando ancora andava in panchina, lui e la sua pipa, lui e il suo labbro tremulo per troppa emozione. Erano tempi in cui la gente tutta d'un pezzo controllava quasi ogni parte del corpo, nel tumulto emotivo: non era freddezza, era decoro. Poi, tanto, sarebbe di certo venuto il giorno della gioia piena e suprema, incontenibile. Basta aspettare, e lavorare, basta essere seri e veri.
Stava male da tempo, e da tempo non concedeva interviste, pareri, commenti, giusto qualche pezzo sulla Gazzetta. Era anche ritrosia, o forse amarezza: non poteva, il vecio, sentirsi contemporaneo di questo calcio volgare e cialtrone che pure lui non offese mai: meglio il silenzio, più dignitoso. Il silenzio che nasce per misericordia, e pudore.
Nei giorni del mundial spagnolo, i primi e più difficili, Enzo Bearzot venne ferocemente criticato da tutti. Perché si ostinava con Paolo Rossi. Perché l'Italia giocava male e lui niente, avanti così. Un testone. La sua squadra bellissima, la migliore tra quelle azzurre del dopoguerra e forse di sempre (addirittura inarrivabile per brio, freschezza, classe) fu quella del mondiale argentino del '78, dove nacque il trionfo di quattro anni più tardi. Gli "argentini" giocarono anche meglio degli "spagnoli".
Lui, Zoff, Scirea, i tre angoli di pietra di una squadra di uomini. Gente robusta dentro, pochissime parole, solo fare bene e lasciar dire. Gente come non se ne trova più, oppure bisogna saperla cercare. Gente che, nel calcio, e tra gli allenatori, non a caso arriva spesso dal Friuli, terra di valore e valori: Bearzot, Capello, ora Reja e Delneri. Perché per insegnare bisogna sapere, e per saper insegnare bisogna essere.
Enzo Bearzot appartiene ai padri della patria, non pensiamo sia un'esagerazione dirlo, e scriverlo. È nella storia vera, quella che si fa senza chiacchiere, perché lo sport è vita al quadrato, è emozione, forza, tenacia, educazione, lo sport è la strada attraversata dai sogni quando i sogni prendono corpo, e ogni tanto succede. Bearzot era perfetto, accanto a Pertini: due gemelli, non solo per la passione delle carte e dello scopone.

In un tempo che fatica a ritrovarsi, dove gli esempi e i riferimenti svaniscono e sbiadiscono, figure come Enzo Bearzot sono stelle polari, anche adesso che tutto cambia, forse più adesso di prima. Non tutto è perduto se resta la memoria, e se raccontiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti di come lottarono e vinsero quegli azzurri, soli contro tutti, anche se poi non è mica una coppa del mondo il vero trionfo. Il trionfo è essere com'era Bearzot, come dovrebbero essere tutti quelli che amano, insegnano e praticano lo sport. Schivi quanto basta, sinceri e concreti sempre. Una leggenda, una specie di zio nei ricordi di tanti. Un punto di riferimento non per ieri, ma per domani. E grazie, di cuore, per quella gioia lontana che pure non finisce mai.

Maurizio Crosetti.

martedì 21 dicembre 2010

Jose Feliciano - Feliz Navidad

ADDIO CT

"Le persone per bene ti restano nel cuore anche se non le hai mai conosciute dal vivo... Ciao Ct!''
Mi unisco al saluto di Matteo Renzi.
Jean

venerdì 17 dicembre 2010

Assurdo

Assurdo che i teppisti che hanno devastato Roma siano già a casa,
assurdo che ad indignarsi sia il Sindaco Alemanno, uno che in gioventù sapeva bene come si tiravano le molotov...
J.