lunedì 1 ottobre 2007

TROIA



Oggi ci sentiamo cosi'.
Come i troiani all'indomani della conquista della loro citta'.
Ad Achille abbiamo SEMPRE preferito Ettore, nel far west stiamo dalla parte degli indiani,il nostro eroe e' don Chisciotte.
E proprio come il Toro, anche Troia cadde ,
per un INGANNO.
J.

4 commenti:

filippo ha detto...

Derby, gol di Trezeguet
Ecco perché è regolare

MILANO, 1 ottobre 2007 - La regola del fuorigioco non è cambiata, punta sempre all’attività di un giocatore nel contesto di gioco. L’interpretazione sì. E parecchio. L’International board, l’organismo della Fifa che sovrintende al regolamento, nell’interpretazione tende sempre più a favorire chi attacca, chi cerca il gol e contemporaneamente a scoraggiare chi sceglie di interrompere gli attacchi avversari per esempio con la tattica del fuorigioco, giudicata non proprio propedeutica al bel gioco. E quindi l’Ifab ha dato due precise indicazioni: è in fuorigioco punibile soltanto l’attaccante che effettivamente riceve il pallone; gli assistenti prima di decidere se sbandierare devono aspettare che la palla giunga effettivamente a chi è in fuorigioco. Se la palla va da un’altra parte, il fuorigioco fisico di chi sta oltre il penultimo difensore non dev’essere considerato punibile.
GOL VALIDO - Tutto questo per dire che in base a queste direttive l’arbitro Rocchi e l’assistente Nicoletti hanno fatto bene a convalidare il gol di Trezeguet. E il designatore Collina ha fatto loro i complimenti. Perché il passaggio di Almiron è verso Del Piero mentre Trezeguet non è nel contesto di quell’azione, molto distante e largo; perché addirittura un altro giocatore, Dellafiore, devìa nettamente di testa quel pallone mandandolo da un’altra parte e così avviando un’altra azione. Tanto è vero che Trezeguet per andare a raccogliere il pallone deve fare una specie di semicirconferenza, a dimostrazione che deve andare da un’altra parte rispetto a quella in cui si trovava al momento del passaggio di Almiron. Chiaramente il fuorigioco non esiste su passaggio dell’avversario.

claramenteparlando ha detto...

...Non per un inganno, ma per broccaggine acuta. Passi quella (atavica e incurabile), ma non conoscere una regola tanto chiara e semplice, e in barba all'evidenza crogiolarsi ostinatamente nell'ignoranza!
Bene ha fatto Pippo a postarvela (ma chissà se apprenderete...).
E, per favore, lasciate perdere l'Epica e la Letteratura, chè non vi appartengono per niente.
Gg

claramenteparlando ha detto...

gia', lo capisco che per voi sia dura:siete cresciuti credendo alla leggenda della vecchia Signora, non accettate che in fondo e' una vecchia "sauta bialere"!
bellissimo lo striscione apparso in Maratona: "IN ITALIANO DRUGHI, IN PIEMONTESE DRUGIA"(peccato che nessuno in Scirea lo abbia capito)
HI HI HI

claramenteparlando ha detto...

Sorry, ma lo striscione più bello, geniale, spassoso della storia del derby risale ad alcuni anni fa, 1° era Lippi, stadio Delle Alpi, curva Scirea o comunque lì nei paraggi:
MA VARDEVE... SEVE MAC QUAT PICIU