giovedì 30 giugno 2011

DIVERSAMENTE

Riporto di seguito un post di Carlo Chianura su laRepubblica che a me è piaciuto molto

Efrem


La lezione di Arianna, signor Tremonti


Nel blog pubblicato ieri abbiamo scritto della ipotesi contenuta nella manovra di ridurre il numero di insegnanti di sostegno prevedendone al massimo uno ogni due studenti disabili.

Per capire di che cosa stiamo parlando, pubblico una lettera che racconta la storia di una ragazzina che ha appena sostenuto gli esami di licenza media. Eccola.

“Troppo spesso si indugia sulla povertà dell’aiuto che il ministero dell’Istruzione dà ai ragazzi disabili, troppo spesso si critica l’operato delle insegnanti e si lascia trapelare che questi ragazzi con grave disabilità non hanno alcun futuro.

“Purtroppo, sappiamo che queste cose succedono spesso, ma oggi mi va di esaltare una giovane ragazza con grave disabilità psico motoria, una di quelle ragazze che purtroppo non riescono a parlare, non riescono a camminare, ed hanno un infinità di limiti.

“Una ragazza, Arianna, che molto probabilmente non riuscirà, come altri disabili, a iscriversi all’università, una ragazza che a detta dei competenti non sarebbe riuscita a leggere, a scrivere, che non avrebbe potuto avere alcuna istruzione

“Per lei i genitori nel lontano 2002 inventarono di sana pianta una causa per garantirle l’insegnante di sostegno per il massimo delle ore, una causa che in questi anni è stata fatta da migliaia di famiglie. I genitori si avvalsero di una psicologa che coordinasse il lavoro delle insegnanti di sostegno, delle insegnanti curriculari e dell’assistente educativa. In questi anni hanno condotto con scrupolo e con tolleranza zero tutta una serie di iniziative comprese denunce penali

“Ieri questa ragazza ha fatto gli esami orali della terza media.

“È stato buffo vedere la preside in lacrime, il vicepreside commosso, e tutti gli insegnanti a ringraziarla per l’occasione che lei, Arianna, aveva fornito loro di crescere imparare e maturare.

“Sì, confesso che sembrava quasi che l’esame lo stesse svolgendo la comunità scolastica e non questa piccola e indifesa ragazza che in questi anni con sacrifici estremi, con dignità e con forza, aiutata non solo dalla professionalità delle insegnanti ma anche dall’affetto e dalla stima dei suoi compagni era riuscita a far promuovere tutti, compagni, professori ed anche questo ministero dell’istruzione che nonostante tutto ha ancora la possibilità di avere tra i dipendenti delle donne e degli uomini che malpagati fanno il loro lavoro con dignità e coerenza e che invece vengono insultati quotidianamente dal trio Berlusca-Brunetta-Gelmini.

“Ieri Arianna aiutata da una sua insegnante che le teneva il polso tremolante, frutto della sua disabilità, con orgoglio e con dignità ha firmato la sua pagella dimostrando che con la forza e con la passione di tutti si possono rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione dei diritti fondamentali del cittadino. Ha dimostrato che i limiti non sono del disabile ma del mondo che lo circonda.

“E allora oggi confesso che aver in questi anni difeso centinaia di ragazzi disabili, spingendo oltre ogni limite le famiglie a credere che il mondo può cambiare, oggi questa mia idea viene rafforzata dall’esempio di Arianna e che gli ostacoli ed i limiti spesso non sono altro che piccole difficoltà che rendono più bella la vita.

“Sa perfettamente che questo è un elogio esclusivamente al coraggio dei giovani e alla forza di chi lavora con la sana consapevolezza che dal 2002 a oggi, con il mutarsi anche delle condizioni politiche, nessun governo ha mai fatto nulla per venire incontro a questi ragazzi. Ma oggi raccontando la storia di Arianna – mia figlia – posso dire che nonostante loro si può vincere”.

1 commento:

claramenteparlando ha detto...

Bella storia quella di Arianna, una boccata di aria fresca e di speranza.
Come canta De Gregori,
LA STORIA SIAMO NOI, NESSUNO SI SENTA ESCLUSO.
Gg