giovedì 29 settembre 2011

Lettera

Ieri su SPECCHIO DEI TEMPI de LA STAMPA era pubblicata qs lettera, in risposta ad un'altra scritta qualche tempo fa da un lettore esasperato dal trombettista di via Garibaldi a Torino.
Anni fa il citato trombettista stazionava sotto il mio ufficio, ed anche io condividevo le lamentele: repertorio limitatissimo, qualità musicale infima, diffidenza, e pregiudizi vari.
La risposta pubblicata ieri mi ha fatto riflettere, e la condivido.
Jean.

«Ho letto con simpatia le lamentele di un lettore che, abitando o lavorando in via Garibaldi, trovava “un po’ monotono” il repertorio del trombettista che da qualche mese si è posizionato in via Garibaldi e ci allieta con il suo strumento. Io collaboro con il Centro Studi Sereno Regis di via Garibaldi 13, ci occupiamo di pace, ambiente e di educazione alla nonviolenza. Vorrei suggerire al lettore esasperato di fare come ho fatto io: sono andato a conoscere quel signore, che si chiama Cesare. Effettivamente il suo repertorio è un po’ limitato. Lui stesso ne è consapevole, tanto che mi ha chiesto se potevo procurargli degli spartiti. Ho cercato sul web, ho telefonato a un mio amico musicista: Cesare da qualche giorno sta studiando nuovi spartiti. Dimenticavo: è un appassionato di Louis Armstrong: se qualcuno vuole contribuire a estendere il suo repertorio non ha che da scendere in strada e andare a fare la sua conoscenza!».

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