mercoledì 10 ottobre 2012

Gancia al verde. Cuneo resta a piedi


Confindustria locale denuncia il ritardo nei pagamenti da parte degli enti locali. Accumulato un credito di 13,5 milioni. "Situazione gravissima e inaccettabile"

Cuneo resta a piedi. Le aziende che gestiscono i servizi di trasporto pubblico locale nella provincia Granda si avviano alla chiusura e al blocco delle linee non essendo più in grado – a quanto denunciano - di pagare le retribuzioni agli autisti e il carburante per i pullman. Motivo: l’amministrazione provinciale non paga quanto è dovuto. In una lettera inviata alla Regione Piemonte, la responsabile della Sezione autolinee della Confindustria di Cuneo, Serena Lancione, fa proprio il grido di allarme per l’insostenibile ritardo dei pagamenti lanciato dalle 18 aziende di autolinee del consorzio Granda Bus, che ha in gestione il trasporto pubblico locale della Provincia: «I pagamenti da parte della Provincia sono fermi a un acconto di marzo 2012. Non c’è nessuna traccia, inoltre, del saldo per i servizi resi nell'anno 2011 (la cui entità si attesta intorno al 10% del valore contratto di appalto), senza contare i servizi sostitutivi le linee ferroviarie. Questa situazione, già più volte segnalata alla Provincia e alla Prefettura di Cuneo sin dallo scorso giugno, non solo non si è sbloccata, ma sta rischiando di aggravarsi in maniera irreparabile, al punto che le aziende non sono più in grado di pagare né le retribuzioni né il gasolio per far circolare i mezzi».
Non è tutto. Prosegue Lancione: «A oggi il credito maturato si attesta intorno ai 13,5 milioni di euro». Una situazione gravissima e inaccettabile, soprattutto considerata la generale congiuntura economica sfavorevole ed il caro carburanti degli ultimi mesi. «Le aziende della provincia di Cuneo vogliono continuare a lavorare e a impegnarsi ma, per poterlo fare, hanno bisogno di una boccata di ossigeno – continua la missiva -. Chiediamo semplicemente di essere pagati per il lavoro svolto, per continuare a onorare gli impegni con i nostri dipendenti, i nostri fornitori e con la Provincia con la quale abbiamo sottoscritto il contratto di servizio».


Da LoSpiffero del 09/10/2012         Efrem

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