martedì 6 novembre 2007

Navi in Bottiglia

Fantastico Romagnoli ....
da repubblica.it

Lucrezia o Giovanni
Non c'è bisogno di scrivere saggi sull'Italia, viaggiarci dentro, fare ricerche o mappe. Questo Paese te lo spiegano poche righe di un'intervista. A Lucrezia Lante della Rovere, pensa te. Su Vanity Fair n.43. Comincio a leggere perché mi chiedo che cosa spinga una persona a raccontare la sua vita privata e sentimentale, se non si renda conto che anche gli ex hanno una privacy. E infatti di Giovanni, Luca e Coso non mi importerebbe, ma trovo quella frase.

Le domandano che cosa Giovanni Malagò criticasse in lei.

Risposta: "Pensa che non sia stata capace di gestirmi la carriera. Mi dice che non so frequentare le persone giuste, quelle che mi possono essere utili".

Ecco. Bingo. L'Italia è Malagò. Uno che davanti al percorso non riuscito della carriera di un'attrice non le dice: "Dovresti studiare all'Actor's studio, oppure: non sprecarti nelle fiction e magari esercitati a teatro o ancora: lavora di più sui tuoi difetti". Poi magari diventi brava e se sei brava, in Italia, stai sul cazzo, sei una snob che se la tira.

No: devi frequentare le persone che ti possono essere utili. Vai nel salotto della contessa Bilancè, sorridi al presidente Penosi, manda gli auguri di Natale a Trombotti che dicono dirigerà Rai Cinema. Iscriviti al Pd, alla P2, al club di Topolino. Lo diceva la zia a Castellitto in quel capolavoro che fu L'ora di religione: "Devi appartenere a qualcosa, foss'anche l'associazione marchigiani nel mondo". Non trovarti un talento, trovati una lobby.

Apprendo che a 15 anni le figlie gemelle di questi due si sono trasferiti dalla madre al padre, da Lucrezia a Giovanni. E anche per la prossima generazione siamo a posto.

Madrina

1 commento:

claramenteparlando ha detto...

Già letto, ma bene ha fatto madrina a postarlo.
Gg