mercoledì 19 marzo 2008

LISBOA






Nonu e madrina a l'an rasun. Ma al giurnalista (o sedicente tale) bisogna pungerlo nell'orgoglio perchè lui si s"q"uota dal torpore.
Comincio col postare qualche foto, a breve prometto contributi anche testuali. Anticipo, per i pochi di questa cricca che ancora non ci sono stati, che Lisboa merita: a dimensione d'uomo, affascinante per via delle varie anime (quella decadente e scrostata dell'Alfama che è il vecchio labirintico quartiere arabo, quella linda e moderna del lungo fiume o delle Avenidas ecc...) ben armonizzate tra loro.
Tre nei soltanto: la lingua, che pare rumeno (tuttavia ci si capisce abbastanza agevolmente); il fado (che dopo un pò at fa veni el lait ai ghemmu...); e i pusher nel Bairro Alto (propi tachis). Ce ne sarebbe un quarto: mediamente le lusitane non sono granchè (ma se anche fossero carine, non sarebbe cambiato niente).

Gianginho Pessoa

ps per la cronaca: i due ingegneri-maratoneti hanno fatto una grande gara: 1h 26'39'' per il Magnalz (3° italiano, 386° su 4400 arrivati al traguardo); 1h 30'29'' il Gubet (5° italiano, 585° in classifica generale). CHAPEAU! Ma, in fondo, c'era da aspettarselo, con due personal trainers quali Lopesao de La Vega e il sottoscritto.

3 commenti:

MadrinaInCucina ha detto...

Brau Giangin!!
Foto e testo insieme!!

claramenteparlando ha detto...

Finalmente un articolo degno del nostro inviato speciale!
J.

filippo ha detto...

Da vero giornalista, però, dovevi concludere l'articolo come fa Jimmy Ghione a Striscia la notizia...

Gianluca Gavatorta...I viaggi per la Gnocca...Lisboa