lunedì 30 maggio 2011

Acqua

La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata.

Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata…
(Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche:
Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo, Perrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione, Ulmeta, Vera.)

Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più.

Ovviamente i media non ne parlano... facciamolo noi.

Link alla notizia:
http://www.ilcambiamento.it/acque/nestle_borsa_acqua.html
http://www.nigrizia.it/sito/notizie_pagina.aspx?Id=10859&IdModule=1

Knowledge is power

F.

3 commenti:

claramenteparlando ha detto...

Comunista!!!!!
:-))
J.

claramenteparlando ha detto...

Sta diventando una battaglia di civiltà.

Efrem

claramenteparlando ha detto...

Morissero di sete ste multinazionali!
Gg