Come ha scritto su La Stampa di ieri il loro Vate, Grame, i tifosi granata non hanno più parole (vedasi l'eloquente silenzio di Jean sul blog). Ad essere onesti, nemmeno noi. Salvo la seguente constatazione:
La Juve è il Toro della serie A, così come il Toro è la Juve della serie B.
Nessun simbolo a corollario: entrambe le dirigenze e squadre li hanno svuotati di senso e fascino. E il derby della Mole è locuzione anacronistica.
Gg
martedì 31 maggio 2011
lunedì 30 maggio 2011
Acqua
La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata.
Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata…
(Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche:
Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo, Perrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione, Ulmeta, Vera.)
Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più.
Ovviamente i media non ne parlano... facciamolo noi.
Link alla notizia:
http://www.ilcambiamento.it/acque/nestle_borsa_acqua.html
http://www.nigrizia.it/sito/notizie_pagina.aspx?Id=10859&IdModule=1
Knowledge is power
F.
Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata…
(Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche:
Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo, Perrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione, Ulmeta, Vera.)
Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più.
Ovviamente i media non ne parlano... facciamolo noi.
Link alla notizia:
http://www.ilcambiamento.it/acque/nestle_borsa_acqua.html
http://www.nigrizia.it/sito/notizie_pagina.aspx?Id=10859&IdModule=1
Knowledge is power
F.
Doppia vittoria
Abidal il simbolo vince due volte: contro il cancro e per la Coppa
Puyol gli cede la fascia da capitano, lui alza per primo la Champions. A marzo l'intervento per un tumore al fegato, due mesi dopo ecco la gioia del trionfo.
L'emblema della notte di Wembley è il difensore francese del Barça campione. E' lui che incarna lo spirito di squadra di un club senza eguali.M.
Puyol gli cede la fascia da capitano, lui alza per primo la Champions. A marzo l'intervento per un tumore al fegato, due mesi dopo ecco la gioia del trionfo.
L'emblema della notte di Wembley è il difensore francese del Barça campione. E' lui che incarna lo spirito di squadra di un club senza eguali.M.
giovedì 26 maggio 2011
NON CI POSSO CREDERE!
Il caso Sucate: burla online alla Moratti
Un utente di Twitter denuncia la presenza di una moschea abusiva nel quartiere (inventato) di Milano. Ma lo staff del candidato sindaco risponde senza batter ciglio, e nasce un tormentone
18:55 - Dopo il tormentone di #SeVincePisapia, su Twitter è andata in scena anche una colossale beffa ai danni di Letizia Moratti, candidato sindaco a Milano. Tutto è nato quando un utente ha inviato un tweet sottolineando che "il quartiere Sucate dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa!! Sindaco rispondi!". E il sindaco ha risposto davvero, tranquillizzandolo: niente moschee a Sucate. Quartiere dal nome inventato e largamente evocativo.
"Nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt", ha risposto, senza batter ciglio e senza dubitare nemmeno un secondo, il solerte staff della Moratti. E così la burla dell'utente, tale Lucah Orghl, ai danni del sindaco uscente (i cui collaboratori sono evidentemente digiuni in materia di fellatio) è diventata il nuovo tormentone online, con centinaia di messaggi su Twitter e Facebook, tra chi chiede come ottenere la residenza a Sucate, fotomontaggi, sghignazzi, e una specie di gara per evidenziare tutti i problemi del fantomatico quartiere milanese. Il cui nome, decisamente non elegantissimo, non sembra proprio scelto a caso.
"Vendesi appartamento terzo piano vista Sucate causa schiamazzi notturni provocati dal pisapia", scrive ACortellari, mentre G_B_Durden approfitta del polverone alzato sul quartiere per pubblicizzare la "Rassegna cinematografica di Sucate: il film vincitore, anziché con la Palma d'Oro, verrà premiato con la foglia di fico". Psymonic sostiene di averci fatto il militare, mentre a decine, a centinaia, denunciano i problemi di Sucate, che a quanto pare non deve affrontare solo la moschea abusiva: dagli spacciatori al degrado urbano, dalle farmacie sempre chiuse alla sporcizia, dagli zingari che stazionano davanti alla fermata della metropolitana allo stato delle strade, il nuovo quartiere della metropoli lombarda sembra proprio non avere pace.
Sicuramente, però, quel che non mancherà sarà il turismo: oltre a una bella immagine della moschea abusiva che svetta con le sue cupole d'oro tra i casermoni di cemento, online sono già disponibili la guida in formato cartaceo (o per iPhone) di Sucate e, per chi avesse paura di perdersi, la nuova segnaletica stradale che indica chiaramente la direzione da prendere per giungere nel quartiere.
Anche per la Moratti, però, alla fine non tutto il male è venuto per nuocere: dileovale, infatti, ha annunciato (sempre con un tweet, ovviamente) che "La lista civica 'Sucate responsabilmente' ha deciso di appoggiare Letizia Moratti al ballottaggio". Dopo essere caduta nella burla, quindi, almeno il candidato sindaco del Pdl ha un nuovo alleato: sarà sufficiente per tornare a Palazzo Marino?
Luca Rigamondi
Da TGCOM
Efrem
Un utente di Twitter denuncia la presenza di una moschea abusiva nel quartiere (inventato) di Milano. Ma lo staff del candidato sindaco risponde senza batter ciglio, e nasce un tormentone
18:55 - Dopo il tormentone di #SeVincePisapia, su Twitter è andata in scena anche una colossale beffa ai danni di Letizia Moratti, candidato sindaco a Milano. Tutto è nato quando un utente ha inviato un tweet sottolineando che "il quartiere Sucate dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa!! Sindaco rispondi!". E il sindaco ha risposto davvero, tranquillizzandolo: niente moschee a Sucate. Quartiere dal nome inventato e largamente evocativo.
"Nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt", ha risposto, senza batter ciglio e senza dubitare nemmeno un secondo, il solerte staff della Moratti. E così la burla dell'utente, tale Lucah Orghl, ai danni del sindaco uscente (i cui collaboratori sono evidentemente digiuni in materia di fellatio) è diventata il nuovo tormentone online, con centinaia di messaggi su Twitter e Facebook, tra chi chiede come ottenere la residenza a Sucate, fotomontaggi, sghignazzi, e una specie di gara per evidenziare tutti i problemi del fantomatico quartiere milanese. Il cui nome, decisamente non elegantissimo, non sembra proprio scelto a caso.
"Vendesi appartamento terzo piano vista Sucate causa schiamazzi notturni provocati dal pisapia", scrive ACortellari, mentre G_B_Durden approfitta del polverone alzato sul quartiere per pubblicizzare la "Rassegna cinematografica di Sucate: il film vincitore, anziché con la Palma d'Oro, verrà premiato con la foglia di fico". Psymonic sostiene di averci fatto il militare, mentre a decine, a centinaia, denunciano i problemi di Sucate, che a quanto pare non deve affrontare solo la moschea abusiva: dagli spacciatori al degrado urbano, dalle farmacie sempre chiuse alla sporcizia, dagli zingari che stazionano davanti alla fermata della metropolitana allo stato delle strade, il nuovo quartiere della metropoli lombarda sembra proprio non avere pace.
Sicuramente, però, quel che non mancherà sarà il turismo: oltre a una bella immagine della moschea abusiva che svetta con le sue cupole d'oro tra i casermoni di cemento, online sono già disponibili la guida in formato cartaceo (o per iPhone) di Sucate e, per chi avesse paura di perdersi, la nuova segnaletica stradale che indica chiaramente la direzione da prendere per giungere nel quartiere.
Anche per la Moratti, però, alla fine non tutto il male è venuto per nuocere: dileovale, infatti, ha annunciato (sempre con un tweet, ovviamente) che "La lista civica 'Sucate responsabilmente' ha deciso di appoggiare Letizia Moratti al ballottaggio". Dopo essere caduta nella burla, quindi, almeno il candidato sindaco del Pdl ha un nuovo alleato: sarà sufficiente per tornare a Palazzo Marino?
Luca Rigamondi
Da TGCOM
Efrem
martedì 24 maggio 2011
lunedì 23 maggio 2011
Aperitivo In Consolle 2011 BRA
Dopo il successo delle passate edizioni in cui ogni locale braidese sceglieva di gemellarsi con un’importante città straniera, il 2011 – in concomitanza con i 150 anni dell'Unità d'Italia – vedrà l'adattamento di questo schema ben collaudato al territorio nazionale. Le attività coinvolte proporranno dunque, in accordo con le specificità di alcune città della penisola scelte, buffet e aperitivi a tema.
Ogni venerdì sera, passeggiando per Bra, si potrà quindi fare un giro a Roma, Firenze, Palermo, Bologna e in tante altre suggestive località. A coordinare ed agevolare i vari gemellaggi eno-gastronomici, come sempre, saranno alcuni studenti dell’Università del Gusto di Pollenzo. L’ideale gemellaggio con le città italiane sarà anche lo spunto per poter ascoltare ritmi e melodie tradizionali di quei luoghi. Particolare cura verrà infatti riservata alle selezioni musicali, in modo da offrire un’esperienza sensoriale che accompagni gusto ed udito.
Tutto il materiale grafico si ispira chiaramente alla ricorrenza dell'Unità d'Italia.
La fotografia di punta, raffigurante un'ideale festa a seguito della conquista avvenuta da parte dei “mille”, è stato realizzato da Daniele Testa (collaboratore di Vanity Fair e Rolling Stone) e ha visto la partecipazione corale di oltre quaranta figuranti, immortalati sotto La Zizzola in uno scatto che ben rappresenta lo spirito della manifestazione.
Come lo scorso anno, particolare attenzione verrà rivolta a campagne di sensibilizzazione al bere responsabile e alla riduzione dell'inquinamento sonoro realizzate in stretto coordinamento con il Comune di Bra.
Periodo di svolgimento: ogni venerdì dal 20 maggio al 22 luglio.
Venerdì?
M.
Ogni venerdì sera, passeggiando per Bra, si potrà quindi fare un giro a Roma, Firenze, Palermo, Bologna e in tante altre suggestive località. A coordinare ed agevolare i vari gemellaggi eno-gastronomici, come sempre, saranno alcuni studenti dell’Università del Gusto di Pollenzo. L’ideale gemellaggio con le città italiane sarà anche lo spunto per poter ascoltare ritmi e melodie tradizionali di quei luoghi. Particolare cura verrà infatti riservata alle selezioni musicali, in modo da offrire un’esperienza sensoriale che accompagni gusto ed udito.
Tutto il materiale grafico si ispira chiaramente alla ricorrenza dell'Unità d'Italia.
La fotografia di punta, raffigurante un'ideale festa a seguito della conquista avvenuta da parte dei “mille”, è stato realizzato da Daniele Testa (collaboratore di Vanity Fair e Rolling Stone) e ha visto la partecipazione corale di oltre quaranta figuranti, immortalati sotto La Zizzola in uno scatto che ben rappresenta lo spirito della manifestazione.
Come lo scorso anno, particolare attenzione verrà rivolta a campagne di sensibilizzazione al bere responsabile e alla riduzione dell'inquinamento sonoro realizzate in stretto coordinamento con il Comune di Bra.
Periodo di svolgimento: ogni venerdì dal 20 maggio al 22 luglio.
Venerdì?
M.
venerdì 20 maggio 2011
mercoledì 18 maggio 2011
Dead duck mood
Dead Duck: a person or thing doomed to death, failure,esp because of a mistake or misjudgment
M.
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GREETINGS FROM CHIAPAS
Visita del Chiapas, una terra splendida...
ed ovviamente non poteva mancare una sosta al Centro culturale Zapatista di San Cristobal
p.s: la rivolta zapatista non fa più notizia qui in Europa, ma è più viva che mai! e il Centro culturale visitato applica la RESISTENZA autentica, che significa che anche la corrente elettrica è autoprodotta!
Semplicemente splendida la Vergine di Guadalupe, adorata in Messico più di Gesù, ritratta con il viso coperto da foulard, perchè anche la Madonna protegga i rivoluzionali!
ed ovviamente non poteva mancare una sosta al Centro culturale Zapatista di San Cristobal
p.s: la rivolta zapatista non fa più notizia qui in Europa, ma è più viva che mai! e il Centro culturale visitato applica la RESISTENZA autentica, che significa che anche la corrente elettrica è autoprodotta!
Semplicemente splendida la Vergine di Guadalupe, adorata in Messico più di Gesù, ritratta con il viso coperto da foulard, perchè anche la Madonna protegga i rivoluzionali!
martedì 17 maggio 2011
ELEGGIAMO?
Commento telegrafico per le elezioni a Milano e Napoli:Finalmente chi sbaglia paga!
Forse, e sottolineo forse, c'è ancora speranza.
Efrem
Forse, e sottolineo forse, c'è ancora speranza.
Efrem
Il Giornale
Netta sconfitta del centrodestra
La Moratti spera nel ballottaggio
Si profila un terremoto politico. Pisapia stacca la Moratti, alla sinistra Torino e Bologna. Ballottaggio a Napoli con De Magistris: escluso il candidato del Pd
Chissà quant'è costato all'allegra brigata del Giornale dover fare qs titolo ...
M.
La Moratti spera nel ballottaggio
Si profila un terremoto politico. Pisapia stacca la Moratti, alla sinistra Torino e Bologna. Ballottaggio a Napoli con De Magistris: escluso il candidato del Pd
Chissà quant'è costato all'allegra brigata del Giornale dover fare qs titolo ...
M.
giovedì 12 maggio 2011
CINQUE MINUTI PER RIFLETTERE...
Se questa è una moderata
di NATALIA ASPESI
Una signora così elegante, non solo nelle borse ma anche nei modi, chi l'avrebbe mai detto? Magari noiosa ma sempre impeccabile, e infatti era del tutto impensabile che la sua nota, signorile compostezza si rifugiasse nella sola sua marmorea cotonatura, e che lei si allineasse ai metodi più che fangosi della sua parte politica. È accaduto ieri nel faccia a faccia su Sky 24 tra lei, Letizia Moratti, sindaco uscente di Milano, ricandidata dal Pdl, e Giuliano Pisapia, che ha l'immane compito di riportare il Comune di Milano al centrosinistra.
La signora è precipitata in una di quelle figuracce che da buona dama milanese educata nel famoso Collegio delle Fanciulle, era sempre riuscita ad evitare. E lo ha fatto con metodo, studiato dai suoi rustici ispiratori, adusi alle massime porcherie, aspettando la chiusura per lanciare la sua immondizia sull'avversario, sapendo che lui non aveva diritto di replica.
Lo ha accusato all'improvviso di essere stato un ladro, più o meno quarant'anni fa, o meglio "di essere stato giudicato responsabile del furto di un veicolo usato per il sequestro e il pestaggio di un giovane. Poi è stato amnistiato". La povera signora sudava e balbettava sventolando un documento, vistosamente affranta perché, pur essendo adusa alle bugie e alle fantasie, non innocue ma neppure fatali, forse non immaginava che sarebbe stata costretta ad arrivare a tanto: a unirsi alla folla della bassa politica berlusconiana, ad usare quei dossier finti e menzogneri di cui devono essere pieni i cassetti del premier e del suo personale di servizio, a diventare lei, una Moratti nata Brichetto Arnaboldi, ricca di famiglia e di petrolio, benefattrice di San Patrignano, ex ministro sia pure mediocre dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ed ex presidente non luminoso della Rai, un Sallusti, un Feltri, un Belpietro, addirittura uno Scilipoti, una Santanché, uno dei tanti innominabili che hanno tolto ogni dignità alla politica.
Sia il moderatore, Emilio Carelli, che lo stesso Pisapia, che sino a quel momento, elegante come non capita spesso di vederlo, aveva picchiato dura sulla inquieta sindaca, sono rimasti di sale. È stato uno dei soliti momenti cui ormai siamo abituati, in cui i brandelli che restano di una democrazia si sfilacciano del tutto. Carelli non ha avuto la prontezza, dopo la carognata bugiarda, di permettere la replica all'avversario poi, chiusa la trasmissione con quel funesto, vergognoso finale, ha ricordato che da quell'inesistente reato Pisapia era stato assolto con formula piena "per non aver commesso il fatto". Naturalmente gli informatori lo sapevano e non ne hanno tenuto conto, come fanno sempre: si poteva pensare che la Moratti non lo sapesse, ma in questo caso prima di distruggere per sempre la sua già pericolante immagine, avrebbe dovuto informarsi. O forse lo sapeva, ma non è stata in grado di opporre la sua dignità alla violenza distruttiva di chi la comanda, o peggio ancora, terrorizzata dal pensiero che le elezioni si possono anche perdere, e in questo caso non succede niente di grave, soprattutto se una è milionaria e ultrasessantenne, ha scelto di assoggettarsi a un gesto vergognoso, che le toglie per sempre il titolo di "moderata" di cui anche ieri la signora si vantava. E ha continuato a vantarsene, in conferenza stampa, sostenendo di aver usato quella notizia (e pazienza se falsa) proprio per marcare la differenza "tra la mia storia e la sua", una storia, quella morattiana, vistosamente moderata, mentre quella di Pisapia, almeno allora, sul piano politico non lo era. Nella sua giacchina bianca, moderatissima, la sindaca ormai straparlava, non riuscendo nessuno ad afferrare il suo corrucciato ragionamento. In ogni caso, ormai si è capito che "moderato", è definitivamente diventata una brutta parola, visto che si definiscono tali persone che la signora Moratti in altri tempi non avrebbe mai invitato nel suo appartamento milanese su tre piani, e neppure nella casa Batman del figlio, e che ora sono i suoi compagni di viaggio, specialisti nel far uso di estremismo verbale, killeraggio mediatico, attacco alle istituzioni, abitanti di un nuovo mondo dove ogni vergogna è possibile.
L'incontro tra i due contendenti seduti in poltrone fin troppo lontane, come a prevenire un'eventuale scazzottata, poteva essere molto importante per i milanesi sotterrati dai manifesti della ridente fata Letizia che promette da ogni angolo nero di inquinamento della città ben 61mila posti di lavoro nuovi ogni anno e abbraccia coppie di vecchietti adoranti cui promette case gratis, e che di Pisapia conoscono soprattutto l'aspetto e i discorsi ultramoderati, mentre scarpina infaticabile in ogni angolo cittadino per raccontare la sua Milano. Il sindaco magnificava corrucciata il già fatto, preferendo comunque i verbi al futuro, faremo, costruiremo, daremo..., del tutto impermeabile al buon senso pisapiano che le rinfacciava lo stato malinconico della città, le infiltrazioni mafiose, l'Expo ancora per aria. Era la prima volta che i milanesi sentivano parlare di Milano, il che pareva addirittura stravagante, pur trattandosi, per il 15 e il 16 maggio, di elezioni amministrative, cioè dell'elezione del sindaco. Della Moratti. Di Pisapia, non di Berlusconi. Ma poiché gli italiani non possono mai occuparsi di se stessi, dei loro problemi, della loro vita, e nel caso dei milanesi, della disoccupazione, della mancanza di case, delle strade dissestate, della sicurezza in periferia, della solitudine che attanaglia tutti, ma solo del premier, soprattutto questa volta non sono chiamati a decidere se questo sindaco ha amministrato bene, o come capita ovunque esista la democrazia, si può provare a cambiare. Noi disgraziati cittadini siamo chiamati a votare soprattutto pro o contro la magistratura, pro o contro il premier. Ci derubano della nostra città, della nostra quotidianità, di noi stessi. Non contiamo nulla. Forse la pessima figura che ha fatto la Moratti potrà aiutare i milanesi a capire, e come dice Pisapia, a voltare pagina. A non accettare più, oltre alla pessima amministrazione, anche certi metodi politici infamanti e indegni. A sognare di nuovo che Milano torni ad essere la capitale morale del Paese.
Efrem
di NATALIA ASPESI
Una signora così elegante, non solo nelle borse ma anche nei modi, chi l'avrebbe mai detto? Magari noiosa ma sempre impeccabile, e infatti era del tutto impensabile che la sua nota, signorile compostezza si rifugiasse nella sola sua marmorea cotonatura, e che lei si allineasse ai metodi più che fangosi della sua parte politica. È accaduto ieri nel faccia a faccia su Sky 24 tra lei, Letizia Moratti, sindaco uscente di Milano, ricandidata dal Pdl, e Giuliano Pisapia, che ha l'immane compito di riportare il Comune di Milano al centrosinistra.
La signora è precipitata in una di quelle figuracce che da buona dama milanese educata nel famoso Collegio delle Fanciulle, era sempre riuscita ad evitare. E lo ha fatto con metodo, studiato dai suoi rustici ispiratori, adusi alle massime porcherie, aspettando la chiusura per lanciare la sua immondizia sull'avversario, sapendo che lui non aveva diritto di replica.
Lo ha accusato all'improvviso di essere stato un ladro, più o meno quarant'anni fa, o meglio "di essere stato giudicato responsabile del furto di un veicolo usato per il sequestro e il pestaggio di un giovane. Poi è stato amnistiato". La povera signora sudava e balbettava sventolando un documento, vistosamente affranta perché, pur essendo adusa alle bugie e alle fantasie, non innocue ma neppure fatali, forse non immaginava che sarebbe stata costretta ad arrivare a tanto: a unirsi alla folla della bassa politica berlusconiana, ad usare quei dossier finti e menzogneri di cui devono essere pieni i cassetti del premier e del suo personale di servizio, a diventare lei, una Moratti nata Brichetto Arnaboldi, ricca di famiglia e di petrolio, benefattrice di San Patrignano, ex ministro sia pure mediocre dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ed ex presidente non luminoso della Rai, un Sallusti, un Feltri, un Belpietro, addirittura uno Scilipoti, una Santanché, uno dei tanti innominabili che hanno tolto ogni dignità alla politica.
Sia il moderatore, Emilio Carelli, che lo stesso Pisapia, che sino a quel momento, elegante come non capita spesso di vederlo, aveva picchiato dura sulla inquieta sindaca, sono rimasti di sale. È stato uno dei soliti momenti cui ormai siamo abituati, in cui i brandelli che restano di una democrazia si sfilacciano del tutto. Carelli non ha avuto la prontezza, dopo la carognata bugiarda, di permettere la replica all'avversario poi, chiusa la trasmissione con quel funesto, vergognoso finale, ha ricordato che da quell'inesistente reato Pisapia era stato assolto con formula piena "per non aver commesso il fatto". Naturalmente gli informatori lo sapevano e non ne hanno tenuto conto, come fanno sempre: si poteva pensare che la Moratti non lo sapesse, ma in questo caso prima di distruggere per sempre la sua già pericolante immagine, avrebbe dovuto informarsi. O forse lo sapeva, ma non è stata in grado di opporre la sua dignità alla violenza distruttiva di chi la comanda, o peggio ancora, terrorizzata dal pensiero che le elezioni si possono anche perdere, e in questo caso non succede niente di grave, soprattutto se una è milionaria e ultrasessantenne, ha scelto di assoggettarsi a un gesto vergognoso, che le toglie per sempre il titolo di "moderata" di cui anche ieri la signora si vantava. E ha continuato a vantarsene, in conferenza stampa, sostenendo di aver usato quella notizia (e pazienza se falsa) proprio per marcare la differenza "tra la mia storia e la sua", una storia, quella morattiana, vistosamente moderata, mentre quella di Pisapia, almeno allora, sul piano politico non lo era. Nella sua giacchina bianca, moderatissima, la sindaca ormai straparlava, non riuscendo nessuno ad afferrare il suo corrucciato ragionamento. In ogni caso, ormai si è capito che "moderato", è definitivamente diventata una brutta parola, visto che si definiscono tali persone che la signora Moratti in altri tempi non avrebbe mai invitato nel suo appartamento milanese su tre piani, e neppure nella casa Batman del figlio, e che ora sono i suoi compagni di viaggio, specialisti nel far uso di estremismo verbale, killeraggio mediatico, attacco alle istituzioni, abitanti di un nuovo mondo dove ogni vergogna è possibile.
L'incontro tra i due contendenti seduti in poltrone fin troppo lontane, come a prevenire un'eventuale scazzottata, poteva essere molto importante per i milanesi sotterrati dai manifesti della ridente fata Letizia che promette da ogni angolo nero di inquinamento della città ben 61mila posti di lavoro nuovi ogni anno e abbraccia coppie di vecchietti adoranti cui promette case gratis, e che di Pisapia conoscono soprattutto l'aspetto e i discorsi ultramoderati, mentre scarpina infaticabile in ogni angolo cittadino per raccontare la sua Milano. Il sindaco magnificava corrucciata il già fatto, preferendo comunque i verbi al futuro, faremo, costruiremo, daremo..., del tutto impermeabile al buon senso pisapiano che le rinfacciava lo stato malinconico della città, le infiltrazioni mafiose, l'Expo ancora per aria. Era la prima volta che i milanesi sentivano parlare di Milano, il che pareva addirittura stravagante, pur trattandosi, per il 15 e il 16 maggio, di elezioni amministrative, cioè dell'elezione del sindaco. Della Moratti. Di Pisapia, non di Berlusconi. Ma poiché gli italiani non possono mai occuparsi di se stessi, dei loro problemi, della loro vita, e nel caso dei milanesi, della disoccupazione, della mancanza di case, delle strade dissestate, della sicurezza in periferia, della solitudine che attanaglia tutti, ma solo del premier, soprattutto questa volta non sono chiamati a decidere se questo sindaco ha amministrato bene, o come capita ovunque esista la democrazia, si può provare a cambiare. Noi disgraziati cittadini siamo chiamati a votare soprattutto pro o contro la magistratura, pro o contro il premier. Ci derubano della nostra città, della nostra quotidianità, di noi stessi. Non contiamo nulla. Forse la pessima figura che ha fatto la Moratti potrà aiutare i milanesi a capire, e come dice Pisapia, a voltare pagina. A non accettare più, oltre alla pessima amministrazione, anche certi metodi politici infamanti e indegni. A sognare di nuovo che Milano torni ad essere la capitale morale del Paese.
Efrem
mercoledì 11 maggio 2011
QUI MEXICOOOOO !
Ciao a tuttiii!!!!!!!
Carissimi, abbiamo finalmente smaltito l'adrenalina della festa di matrimonio (suma propj divertise!!!) facendo un tour del Messico semplicemente spettacolare, ma ora stiamo ricaricando le batterie ( non del mio cellulare nuovo, perchè me lo hanno rubato dopo averlo lasciato in hotel, sigh sigh, per cui non scrivetemi sms, tanto non li leggo!!) in un posto che fatico a descrivere per la bellezza.
Allego l'unica foto che sono riuscito a fare tramite computer della vista dalla nostra camera di albergo. sarà dura riportare a casa Tota, non ne vuole più sapere di allontanarsi dal banco dei cocktail!!!
Stiamo benone, e consigliamo a chi non è ancora venuto di fare un viaggio in Messico, ed una puntatina al SECRETS MAROMA.
Approfitto del blog per mandare a tutti gli amici un abbraccio, e un GRAZIE per averci regalato una festaccia indimenticabile.
Ora scappo perchè devo andare a prepararmi, stasera ci aspetta una festa a buffet in piscina e poi danze e fuochi d'artificio sulla spiaggia!
CIAUUUU!
Jean
Carissimi, abbiamo finalmente smaltito l'adrenalina della festa di matrimonio (suma propj divertise!!!) facendo un tour del Messico semplicemente spettacolare, ma ora stiamo ricaricando le batterie ( non del mio cellulare nuovo, perchè me lo hanno rubato dopo averlo lasciato in hotel, sigh sigh, per cui non scrivetemi sms, tanto non li leggo!!) in un posto che fatico a descrivere per la bellezza.
Allego l'unica foto che sono riuscito a fare tramite computer della vista dalla nostra camera di albergo. sarà dura riportare a casa Tota, non ne vuole più sapere di allontanarsi dal banco dei cocktail!!!
Stiamo benone, e consigliamo a chi non è ancora venuto di fare un viaggio in Messico, ed una puntatina al SECRETS MAROMA.
Approfitto del blog per mandare a tutti gli amici un abbraccio, e un GRAZIE per averci regalato una festaccia indimenticabile.
Ora scappo perchè devo andare a prepararmi, stasera ci aspetta una festa a buffet in piscina e poi danze e fuochi d'artificio sulla spiaggia!
CIAUUUU!
Jean
martedì 10 maggio 2011
COLLISIONI 2011 rock edition
Sabato 27
Ore 17,00/18,30 - Piazza Monviso
Luciana Littizzetto
Presenta I dolori del Giovane Walter. Interviene Enrica Baricco.
Ore 18,30/20,00 - Piazza Monviso
Paul Auster
Presenta Sunset Park. Intervengono Massimo Giannini e Michela Murgia.
Ore 20,00/21,30 - Piazza Monviso
Niente paura
Proiezione del film di Piergiorgio Gay con le musiche di Luciano Ligabue.
Ore 21,30/23,00 - Piazza Monviso
Luciano Ligabue
Premio giovani Esperienza Italia 150 a Luciano Ligabue. Intervengono Piergiorgio Gay,Claudio Maioli e Luciano Ligabue.
Chi mi accompagna sabato?
Se cklkkate sul titolo vedete il programma completo..
Madrina
Ore 17,00/18,30 - Piazza Monviso
Luciana Littizzetto
Presenta I dolori del Giovane Walter. Interviene Enrica Baricco.
Ore 18,30/20,00 - Piazza Monviso
Paul Auster
Presenta Sunset Park. Intervengono Massimo Giannini e Michela Murgia.
Ore 20,00/21,30 - Piazza Monviso
Niente paura
Proiezione del film di Piergiorgio Gay con le musiche di Luciano Ligabue.
Ore 21,30/23,00 - Piazza Monviso
Luciano Ligabue
Premio giovani Esperienza Italia 150 a Luciano Ligabue. Intervengono Piergiorgio Gay,Claudio Maioli e Luciano Ligabue.
Chi mi accompagna sabato?
Se cklkkate sul titolo vedete il programma completo..
Madrina
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venerdì 6 maggio 2011
Consigliatissimo....Bravissima Teresanna
APPRENDERE IL BENESSERE – come migliorare il proprio ben-essere e raggiungere gli obiettivi
mercoledì 8 giugno 2011
dalle 18:00 alle 19:30
Conduce: Teresanna Bertolotti
Presenta: Rodolfo Sabbadini
A Torino, in via Maria Vittoria 31,
presso la Libreria Legolibri
L’ingresso è libero e gratuito
Buona giornata!
Clara
mercoledì 8 giugno 2011
dalle 18:00 alle 19:30
Conduce: Teresanna Bertolotti
Presenta: Rodolfo Sabbadini
A Torino, in via Maria Vittoria 31,
presso la Libreria Legolibri
L’ingresso è libero e gratuito
Buona giornata!
Clara
Un tifoso del Toro...? Di sicuro, si tratta di un fenomeno!
Sbaglia studio, ma decide di tentare comunque il furto: succede a Mondovì
A pensarci con il senno di poi ci si può anche sorridere sopra eppure lì per lì ha prevalso l'incredulità. Ieri pomeriggio intorno alle 15 due segretarie sono al lavoro al primo piano di uno studio in piazza Maggiore, 3 quando sentono un vetro andare in frantumi e si portano in un'altra stanza dell'ufficio. In quel momento compare il malvivente che, dopo aver posizionato una scala e rotto la finestra, si era introdotto, passamontagna in testa, nell'edificio. Appena entrato domanda: "Questo è uno studio di notaio, giusto?". Le due donne controbattono: "No, è uno studio di commercialista". Quindi l'uomo insiste e viene ancora contraddetto finché, accettato di aver sbagliato, chiede comunque dove si trovi la cassaforte minacciando di avere indosso una pistola. Le segretarie ancora una volta devono contraddirlo ammettendo che nell'ufficio non vi sono casseforti. Stremato dai vani tentativi, l'uomo, probabilmente di origine meridionale, si fa consegnare dalle donne quanto nei loro portafogli e le chiude in bagno. Non contento fa un ultimo tentativo con i cassetti dello studio fino a racimolare 60 euro che si vanno a sommare ai 90 reperiti dalle due signore. Finita la fatica? No, per uscire avrebbe riutilizzato la scala. Qualche minuto dopo la fuga del ladro, le due segretarie riescono ad uscire dal bagno e a dare l'allarme.
da Targatocn.it
F.
A pensarci con il senno di poi ci si può anche sorridere sopra eppure lì per lì ha prevalso l'incredulità. Ieri pomeriggio intorno alle 15 due segretarie sono al lavoro al primo piano di uno studio in piazza Maggiore, 3 quando sentono un vetro andare in frantumi e si portano in un'altra stanza dell'ufficio. In quel momento compare il malvivente che, dopo aver posizionato una scala e rotto la finestra, si era introdotto, passamontagna in testa, nell'edificio. Appena entrato domanda: "Questo è uno studio di notaio, giusto?". Le due donne controbattono: "No, è uno studio di commercialista". Quindi l'uomo insiste e viene ancora contraddetto finché, accettato di aver sbagliato, chiede comunque dove si trovi la cassaforte minacciando di avere indosso una pistola. Le segretarie ancora una volta devono contraddirlo ammettendo che nell'ufficio non vi sono casseforti. Stremato dai vani tentativi, l'uomo, probabilmente di origine meridionale, si fa consegnare dalle donne quanto nei loro portafogli e le chiude in bagno. Non contento fa un ultimo tentativo con i cassetti dello studio fino a racimolare 60 euro che si vanno a sommare ai 90 reperiti dalle due signore. Finita la fatica? No, per uscire avrebbe riutilizzato la scala. Qualche minuto dopo la fuga del ladro, le due segretarie riescono ad uscire dal bagno e a dare l'allarme.
da Targatocn.it
F.
giovedì 5 maggio 2011
Bentornato!
Tutta da ballare e cantare!
W Vinicio allegro!W le sirenette che cantano in sirenese ;-)
Madrina
mercoledì 4 maggio 2011
martedì 3 maggio 2011
lunedì 2 maggio 2011
domenica 1 maggio 2011
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