venerdì 25 novembre 2011

I primi della lista

C'è una sottile linea che separa la follia dal genio, così come piccolo è lo scarto tra l'impresa che poteva diventare epica, ed invece si è rivelata una "cazzata pazzesca". Il film racconta una storia VERA, e per questo già ci piace in partenza. Tra comicità e impegno politico, tra gag quasi fantozziane e verità storica, tre ragazzi pisani vicini  ai movimenti di sinistra nel giugno del '70 vengono a sapere che a brevissimo in Italia ci sarebbe stato un golpe militare. Ed allora decidono di scappare, per chiedere asilo politico all'Austria ("un Paese democratico" " democratico? In Austria è nato Hitler!").
La storia del nostro Paese ci racconta che il golpe non ci fu (ma a fine del '70 la storia stessa ci dice che ci andammo mooolto vicino), ed alla fine la fuga si rivelò il pretesto per una presa per i fondelli colossale.
Bravi gli attori, bellissimo il finale , dove compaiono i VERI protagonisti della "bravata". A vederli in volto, viene voglia di farsi raccontare la loro vita da quale1970 ad oggi.
Un film che vale davvero la pena di vedere.
Jean

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