In un torrido tardo pomeriggio di mezza estate, mi capita di scorrazzare con la mia Vespa per le vie di Torino, alla ricerca di scorci inediti, approfittando di un mezzo di locomozione rapido e fresco.
L'ora più calda è ormai alle spalle, ma la morsa dell'afa non dà tregua.
Mi inoltro tra i poco conosciuti meandri di Borgo Dora, zona a me poco familiare e per questo ancora più attraente.
Tempo fa, durante una picevolissima chiacchierata con il pittore saviglianese Fissore, mi raccontò della sua opera intitolata "Eroica", dedicata ed ispirata al Risorgimento italiano.
Mi consigliò una visita al Parco Dora, dove tra elementi di "archeologia industriale", in uno spazio quasi senza tempo, gli eroi avevano potuto trovare una dimensione enorme.
Eccomi quindi in questo spazio dove il tempo pare sospeso nel vuoto, alla luce del tramonto.
Se vi capita di passare in zona, una fermata è decisamente d'obbligo.
A fianco si erge la tanto discussa chiesa del Santo Volto, con il suo campanile moderno che su di me riesce ad esercitare un certo fascino.
Jean