Finalmente la "farina" di gennaio, per l'immensa gioia degli sciatori!
foto scattate verso il col di Sagneres, Alta Valle varaita.
J.
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venerdì 23 gennaio 2015
giovedì 10 aprile 2014
Ischiator
Giuro che qs sarà l'ultima (o quasi) recensione di sci alpinismo, ma non posso non invitarvi a godere delle immagini di una scampagnata nel Vallone del Migliorero, in Val Stura.
L'innevamento è ancora abbondante, la passeggiata fino al rifugio si può fare solo sci ai piedi (o ciastre), ma è semplicemente meravigliosa.
Le varianti successive sono numerose, a noi domenica è toccato testarne una, ovvero la Cima Sud dell'Ischiator.
La rottura di una bacchetta ha un po' complucato la mia ascesa, ma fortunatamente un compagno di salita aveva con sè la picozza, che mi ha prestato.
Certo non è semplicissimo salire così, ma la sfinge del Corborant di fronte a noi imponeva di proseguire.
Temperature decisamente primaverili janno reso la discesa un po' troppo "morbida" nella parte finale, ma i primi 600 metri sono stati assai goduriosi.
Ennesima giornata da incorniciare, in compagnia di vecchi amici e del roccioso GG, ormai semi-professionista in materia, oltre che esperto conoscitore delle piole di Valle. (La piola di Pietraporzio non ha tradito le aspettative).
Jean






L'innevamento è ancora abbondante, la passeggiata fino al rifugio si può fare solo sci ai piedi (o ciastre), ma è semplicemente meravigliosa.
Le varianti successive sono numerose, a noi domenica è toccato testarne una, ovvero la Cima Sud dell'Ischiator.
La rottura di una bacchetta ha un po' complucato la mia ascesa, ma fortunatamente un compagno di salita aveva con sè la picozza, che mi ha prestato.
Certo non è semplicissimo salire così, ma la sfinge del Corborant di fronte a noi imponeva di proseguire.
Temperature decisamente primaverili janno reso la discesa un po' troppo "morbida" nella parte finale, ma i primi 600 metri sono stati assai goduriosi.
Ennesima giornata da incorniciare, in compagnia di vecchi amici e del roccioso GG, ormai semi-professionista in materia, oltre che esperto conoscitore delle piole di Valle. (La piola di Pietraporzio non ha tradito le aspettative).
Jean







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mercoledì 9 aprile 2014
Vanclava: "per aspera ad astra"
Ci si alza presto... mooolto presto per andare in montagna a sciare in questa stagione, soprattutto nel fine settimana in cui il ritorno alla "legalità oraria" sottrae un'ora di sonno.
La fatica è ricompensata da una splendida traversata che il CAI sez. Savigliano è finalmente riuscito a portare a termine, dato che negli anni precedenti le condizioni non erano stati favorevoli.
Superato il Colle della Maddalena, sci ai piedi ci siamo diretti nell'ampio vallone che risale fino al colle di Vanclava, proprio sotto l'imponente mole dell'Oronaye.
La nostra méta era il monte Vanclava (2874 m), posto a confine tra la Valle Maira e la valle dell’Ubayette, situato a ridosso del Monte Oronaye (3100 m) in posizione panoramica tra i Monti Feuillas (2867 m) e Scaletta (2840 m).
Raggiungere la Vetta del Vanclava è stato fortunatamente possibile grazie a condizioni nevose favorevoli.
La discesa, però, l'abbiamo fatta lungo la Val Maira, scendendo fino a Chialvetta.
Goduriaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa piena!!!!!!!!
J.
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La fatica è ricompensata da una splendida traversata che il CAI sez. Savigliano è finalmente riuscito a portare a termine, dato che negli anni precedenti le condizioni non erano stati favorevoli.
Superato il Colle della Maddalena, sci ai piedi ci siamo diretti nell'ampio vallone che risale fino al colle di Vanclava, proprio sotto l'imponente mole dell'Oronaye.
La nostra méta era il monte Vanclava (2874 m), posto a confine tra la Valle Maira e la valle dell’Ubayette, situato a ridosso del Monte Oronaye (3100 m) in posizione panoramica tra i Monti Feuillas (2867 m) e Scaletta (2840 m).
Raggiungere la Vetta del Vanclava è stato fortunatamente possibile grazie a condizioni nevose favorevoli.
La discesa, però, l'abbiamo fatta lungo la Val Maira, scendendo fino a Chialvetta.
Goduriaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa piena!!!!!!!!
J.
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mercoledì 12 febbraio 2014
Bianca come il latte...
Ci sono luoghi così familiari, che quando ci torni ti senti a casa.
Gli stessi luoghi sono talvolta in grado di generare una sorta di stupore, quasi come se si presentassero con una veste nuova, inedita, capace di destare meraviglia.
Per me è così la Valle Varaita, che sabato scorso ci ha donato una vetrina di sè ricca di bianco per la recente abbondante nevicata.
La compagnia mi ha concesso il piacere della condivisione, che in montagna si declina quasi in fratellanza, quando è la fatica il cemento che unisce agli amici durante una salita..
Jean
Gli stessi luoghi sono talvolta in grado di generare una sorta di stupore, quasi come se si presentassero con una veste nuova, inedita, capace di destare meraviglia.
Per me è così la Valle Varaita, che sabato scorso ci ha donato una vetrina di sè ricca di bianco per la recente abbondante nevicata.
La compagnia mi ha concesso il piacere della condivisione, che in montagna si declina quasi in fratellanza, quando è la fatica il cemento che unisce agli amici durante una salita..
Jean
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mercoledì 11 dicembre 2013
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