venerdì 11 gennaio 2008

GENTLY

Su un taxy di New York, mentre sostiamo nel traffico, guardo il televisorino che ora tutte le vetture hanno a bordo. Tra un notiziario e un meteo con previsioni di bufera passa un annuncio che invita a donare ai più disgraziati, in vista del gelo, il proprio "gently used coat". Come dire: non dateci schifezze. Solo un cappotto usato "gentilmente". Mi guardo: indosso un parka imbottito con il cappuccio. Lo comprai qui dieci anni fa, l'ho spedito a Bologna, dove l'ha usato mio padre, mi è tornato indietro, l'ho portato con me in caso di tempesta, ma andrò via prima che arrivi. Mi segno l'indirizzo a cui consegnarlo e dico al tassista di portarmi lì, invece che in hotel.

Scendo, faccio segno di aspettare con il tassametro in moto, consegno il cappotto a un nero che lo butta in un mucchio. Dice: "Appena in tempo, la raccolta è finita, cinque minuti e passano a ritirare tutto". Torno in auto alzandomi il baveo della giacca. Arrivo in albergo, cerco la chiave della camera: niente. E' rimasta nel "gently used coat". Ma non è sola: ci ho lasciato anche una scheda telefonica e la tessera della metropolitana ri-caricata con 50 dollari. Più una cosa a cui tenevo molto.

Torno al punto di raccolta: niente, i cappotti sono già partiti. Mi dicono dove li hanno portati. Ci vado. Li stanno distribudendo. Vedo un tizio che si allontana con il mio parka imbottito. Lo raggiungo, gli chiedo di restituirmi, se non la chiave della camera e la scheda telefonica e la tessera, almeno la cosa a cui tenevo molto.

Toglie le mani dalle tasche superiori, allarga le braccia. Dice: "In questo cappotto non c'era niente". Nel farlo, fa cadere in terra la scheda dell'hotel. E' l'unica cosa che riesco a recuperare.

Non sempre un cappotto è indossato con gentilezza.

PUBBLICITA' PROGRESSO: Sulla proposta di moratoria dell'aborto significativo no comment di Dio

GR

postilla interrogativa: cosa mai sarà stata quella cosa cui il nostro mittico narratore teneva molto? Forse la Burga lo sa... Certo stavolta Romagnoli è stato più giangiano che burghiano...

4 commenti:

MadrinaInCucina ha detto...

Romagnoli è sempre Romagnoli ...
ma la mia riflessione è : ma il nostro amico poeta in qualità di addetto stampa non dovrebbe scrivere articoli invece di far copia-incolla di quelli altrui?
Medita poeta , medita ...in attesa di un TUO articolo ..;-)

claramenteparlando ha detto...

E va bene, a breve (secondo la vostra misura del tempo), un post che sarà farina del mio sacchetto.
Gg

claramenteparlando ha detto...

Hai fatto copia ed incolla o l'hai trascritto interamente...?

Filippo

claramenteparlando ha detto...

Sì Philippe.................. Drammon (il papà adottivo di Arnold, do you remember?), e ti dico anche come: siccome non mi è passato neanche per la testa di stamparlo, aprivo e chiudevo continuamente la finestra! Ci ho messo "na vita", sigh. Alla fine più che avere i crampi alle falangi jera lurd...
La prossima volta mi permetterò di chiederti Lumi, ok?
Gg
ps però non portare i turtellen è ancora più grave, n'est-ce pas?