lunedì 22 marzo 2010

IL DUBBIO

Infrangendo il mio eremitaggio negli ultimi tempi ho partecipato a due cene. Alla prima erano tutti o quasi di sinistra. Meglio, erano stati, da giovani, di estrema sinistra: Lotta continua, Autonomia operaia, cose così. Alla seconda erano in prevalenza di destra, per dirla con uno di loro "il più a destra possibile". Ha anche detto "fasc", ma poi si è fermato lì e ha ribadito "molto di destra". Molto.

A me è venuto un dubbio, di quelli su cui potrebbero fare un sondaggio. Non essendo questo spazio interattivo e per evitare che la maggioranza, stavolta con qualche ragione, clicchi per poi votare "non so", mi limito a proporre un'alternativa a cui potete rispondere nella vostra mente.

Che cosa è peggio:

1. Aver creduto nella rivoluzione, letto Marx, pianto per Allende, fatto parte dell'associazione Italia-Nicaragua e poi aver votato un candidato premier ex democristiano come male minore, Rosy Bindi alle primarie come segretario del partito, sognare un Cln che porti a palazzo Chigi Casini nel 2013 ed esprimere parole di elogio per l'ex pupillo di Almirante, Gianfranco Fini?

2. Essere stati duri e puri, aver fatto i campi hobbit, letto Evola, sputato sulle demoplutocrazie, inneggiato al popolo e alla patria come sua anima e poi esser finiti a fare i camerieri di Silvio Berlusconi e perfino di Umberto Bossi che la patria vorrebbe disgregare e Roma eterna la chiama ladrona?

PAUSA PUBBLICITARIA: Nel dubbio, leggete Gillo Dorfles, "Conformisti", Castelvecchi. E non andate a vedere "Shutter Island".
(22 marzo 2010)

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