lunedì 15 marzo 2010

Mine vaganti

Hi friends,
questa sera ho visto il nuovo film di Ozpetek; consigliato per inciso.
Se devo essere sincero non mi interessa farne una recensione, lascio a chi è più bravo di me il compito, però mi ha dato da pensare un tema ricorrente nei films di questo regista.
Non pensiate all’omosessualità, sarebbe troppo facile (spero che nessuno strabuzzi dicendo ‘Non l’avevo mai notato!?’).
Bensì mi riferisco alla morte: il passaggio imprescindibile nell’esistenza di qualsiasi essere vivente. Per la verità già nel momento stesso in cui scrivo ‘passaggio imprescindibile’ mi accorgo di esprimere involontariamente un augurio: che sia un passaggio e non un termine.
E’ forse questo il motivo per cui ho notato questo elemento?
Perché ho veramente paura di pochissime cose. L’unica che mi terrorizza è la morte.
La paura della morte mi fa consentire alla legalizzazione dell’eutanasia nella certezza che non vi ricorrerò mai; è meglio il dolore in tutte le sue forme.
La paura della morte non mi fa condannare i suicidi sapendo che non sarà mai il mio caso.
La paura della morte non mi fa vedere i documentari di astronomia; alla fine ci raccontano sempre che in modo o nell’altro il nostro universo finirà e non importa se so che io non sarò presente all’evento. Ahimé!
Spesso ho sentito dire: ‘Se dovessimo diventare immortali ci annoieremmo a morte (il gioco di parole non è casuale)’. Voi forse. Io no!
Ozpetek invece ne fa sempre un elemento disvelatore e aggregante.
E’ la scintilla che permette togliere il velo alla Verità e consente il superamento dell’ipocrisia.
Se è vero che, come cantò De Andrè, ‘quando si muore si muore soli’, per il regista questo elemento porta come risultato di riannodare i rapporti e strigere legami. Proprio questo trovo sconvolgente: l’evento della vita che per definizione separa alla fine aggrega.
In definitiva la morte, passaggio o fine che sia, assume una connotazione positiva, quasi una giustificazione della propria esistenza… almeno per Ozpetek.

Efrem

Ps. Mi scuso con chiunque sia rimasto deluso dalla mancata recensione o annoiato dalle mie elucubrazioni.

4 commenti:

MadrinaInCucina ha detto...

Interessante...

Adesso non mi resta che vedere il film ..sapendo che qualcuno morirà...;-)

madrina

claramenteparlando ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
claramenteparlando ha detto...

Tanto lo sai che nei films di Ozpetek ci sono sempre i belli figlioli, l'omosessualità, la morte e il cibo.

Efrem

MadrinaInCucina ha detto...

ed una cosa fondamentale ....l'amicizia attorno al tavolo imbandito!