giovedì 27 febbraio 2014

Consigli :-)


Hihihi era troppo carina 
Buona serata ! 
Madrina 

FILM

Se vi capita di andare al cinema, vi consiglio il film del debuttante Sydney Sibilia "SMETTO QUANDO VOGLIO".
Commedia italiana davvero divertente, che riesce ad ironizzare (talvolta sono risate anmare) su uno dei drammi del nostro Paese: la crisi di lavoro e di opportunità.
Sette brillanti cervelli, laureati nelle discipline più complesse ma ormai senza lavoro, hanno un'idea geniale per sconfiggere la (loro) crisi.

La fotografia è quasi acida, fatto insolito per un film italiano, e richiama molto gli effetti hollywoodiani, senza mai dare la sensazione di una pellicola che tende ad imitare lo stile americano.

e poi... fa davvero ridere!
J.

martedì 25 febbraio 2014

giovedì 20 febbraio 2014

Depeche Mode a Torino

Gran serata quella di martedì scorso...
ALL I EVER WANTED, ALL I EVER NEEDED IS HERE... IN MY ARMS, WORDS ARE VERY UNNECESSARY , THEY CAN OLNY DO HARM !
J.
;">

mercoledì 19 febbraio 2014

Lettera di risposta a John El Can (bau)

Caro John,
scusami se mi permetto tanta sfrontata confidenza. Vivo in Germania, a Monaco di Baviera, da circa 5 mesi. Faccio parte di quella generazione che “vola” da un posto all’altro, con un bagaglio e qualche ricordo da mettere su un mobiletto di un appartamento di 29 mq. Quelli che al mese costano circa 500 euro, se sei fortunato. Hai mai provato l’eccitazione di guadagnare 800 euro e spenderne più della metà per un affitto? Dio, dovresti provarlo John, è come un fungo allucinogeno, da quanto non sembra reale quello che ti capita di vivere.

Voglio dirti una cosa, John. In questo mio soggiorno bavarese ho incontrato decine di italiani laureati e pluri-specializzati, artisti, scrittori, ingegneri, matematici, chimici; quasi tutti trentenni, incazzati e sofferenti. E sai perché? Perché il loro “viaggio” non è una vacanza, ma una ragione di sopravvivenza, indotto da un mondo diseguale dove i ricchi sono molto più ricchi, mille volte più ricchi, del primo dei poveri. Lo sapevi questo, John? Andare lontano dal proprio paese non è mai facile. È un esercizio che richiede forza di volontà, voglia di emergere, fortuna e altre qualità che, senz’altro, un imprenditore sagace e risoluto come te conosce bene. Uno come te che viene dal nulla, che si è fatto da solo; mica come quelli che nascono in famiglie ricche e benestanti, con cognomi importanti, che studiano in Università private pagando rette mensili universitarie, che valgono tanto quanto lo stipendio annuale di un lavoratore qualsiasi. Di mio padre, per esempio. Cazzo John, tu sei diverso. Tu hai faticato, hai lavorato duro, hai rischiato e ci sei riuscito. Tu sei un esempio da seguire. Insegnami come si fanno i soldi partendo dal nulla; come si fa a prendere in giro quei “bamboccioni” che stanno bene solo a casa con la mammina che gli rimbocca le coperte.

Non credere a chi racconta che l’azienda per la quale lavoravano, magari ha chiuso o delocalizzato e sono rimasti con le pive nel sacco da un giorno all’altro; insegnami le magie del jet-set con quella “nonchalance” che dimostri di avere negli ambienti che contano. Anche io voglio essere così, e fanculo la coscienza che mi dice qualcos’altro. Voglio essere un ricco spavaldo. Possedere una Ferrari, una squadra di calcio, avere un Rolex nel polsino, un abito Ferrè e Valentino per tutti i giorni, far parte di una decina di C.d.A., partecipare a quelle feste mondane dove ci sono i giornalisti specializzati nei gossip, che mi chiedono, in mezzo a centinaia di persone: “È una bella festa questa” e io che rispondo: “Certo l’ho organizzata io”. Che soddisfazione!
Sai John, io credo nella teoria del caos. Nessuno ha deciso di nascere in una famiglia povera o ricca, bello o brutto, alto o basso, in Congo o in Svizzera, in Afghanistan o in America. C’è sempre qualche “causa maggiore” che decide per noi. Tu non hai mica deciso volontariamente di far parte di quella èlite italiana del 10%, che detiene più della metà della ricchezza del paese; così come io non ho deciso volontariamente di nascere in una famiglia monoreddito in Sardegna e di far parte, invece, della squadra del 46%, quella dei disoccupati a cui politiche criminali a vantaggio di quelli come te stanno levando il futuro. Sai John, le frasi che hai detto a Sondrio: “i giovani non trovano lavoro perché stanno bene a casa”; e bisogna essere “più ambiziosi” per riuscire nella vita, mi hanno fatto pensare che il più delle volte la ricchezza dà alla testa, impedisce un’analisi razionale degli eventi. In Italia non ci sono più imprenditori, tantomeno capitalisti disposti a rischiare. Il vero imprenditore è quello che investe il proprio capitale, rischia i propri soldi su progetti che reputa validi, investe sugli uomini, sulla conoscenza e sulle idee. Tanti imprenditori, per come li conosciamo ora, non investono i loro capitali; li fanno girare nella finanza creativa, per creare denaro su denaro, senza alcuna ricaduta sociale. Lo ha fatto anche la Fiat, negli anni novanta, ma tu ovviamente non lo sai, forse eri a Cambridge a studiare economia.

La mia lettera, John, per non tediarti troppo, finisce qua; ma vorrei dirti ancora una cosa. Se mai un giorno io dovessi diventare ricco come te e mi chiamassero a dibattere, in qualche università, di economia e sviluppo, di investimenti, di giovani, non direi mai frasi come quelle che hai pronunciato tu, e per un motivo sostanziale. Ci sono valori che i soldi e la ricchezza non possono né comprare né valutare, cioè il rispetto e la dignità delle persone. Ricordati sempre che in un paese di 60 milioni di cervelli, c’è e ci sarà sempre qualcuno più intelligente, capace e preparato di te; purtroppo, forse, non altrettanto fortunato. Ogni mattina, alzandoti dal letto a baldacchino sul quale riposa tutte le notti il tuo plutocratico sedere, ricorda questo non secondario particolare, e ringrazia la teoria del caos alla quale devi tanto, forse tutto. Ti servirà per essere più umile e forse, anche più avveduto di quanto dai l’impressione di essere. Il tuo bamboccione sardo-italo-tedesco


da
http://caratteriliberi.eu/2014/02/16/cultura-e-societa/lettera-di-un-bamboccione-sardo-italo-tedesco-un-imbecille-blasonato/

martedì 18 febbraio 2014

mercoledì 12 febbraio 2014

Bianca come il latte...

Ci sono luoghi così familiari, che quando ci torni ti senti a casa.
Gli stessi luoghi sono talvolta in grado di generare una sorta di stupore, quasi come se si presentassero con una veste nuova, inedita, capace di destare meraviglia.
Per me è così la Valle Varaita, che sabato scorso ci ha donato una vetrina di sè ricca di bianco per la recente abbondante nevicata.
La compagnia mi ha concesso il piacere della condivisione, che in montagna si declina quasi in fratellanza, quando è la fatica il cemento che unisce agli amici durante una salita..
Jean


lunedì 10 febbraio 2014

E FU SERA E FU MATTINA -


E fu sera e fu mattina

E fu sera e fu mattina


Il film E FU SERA E FU MATTINA uscirà dal 16 Gennaio 2014 al cinema. Prodotto interamente dal basso con un budget di 70.000 Euro è stato girato in crowdfunding e crowd equity.


20 – 23 FEBBRAIO 2014

CINEMA CineCittà di Savigliano (CN) - www.cinecittasavigliano.it

orario da definire – la serata del 20 Febbraio sarà presente il regista Emanuele Caruso

Consigliato da amici che lo hanno visto e partecipato dal basso

Madrina


Si torna ad affondar nella neve fresca

Bellissima giornata nella meravigliosa ValMaira , Viviere è sempre Viviere :-) 

M. 

giovedì 6 febbraio 2014

mercoledì 5 febbraio 2014

Saggezza

No matter how cold the winter 
There's a spring time ahead
Eddie Vedder 

E poi la primavera che arriva è la più bella che tu abbia mai vissuto 
M. 

SE HAI BISOGNO, CHIAMA SUPERMAN!













Efrem

martedì 4 febbraio 2014

Humans of Ny

Non ho ancora imparato a postare i video da Iphy quindi vi tocca far copia e incolla ma ne varrà la pena
Dedicato a tutti i giovani talenti in attesa del loro momento! 

http://vimeo.com/m/85667490

M.

Memoria è...

...il gusto di non poter dimenticare. E' ció che in ogni momento ci permette di sapere chi siamo. E' il nostro destino e la nostra condanna. E' la nostra storia. Sono io, le mie emozioni, belle e brutte, che mi hanno plasmato e fatto essere quello che sono oggi e che saró domani. E' il bagaglio delle mie emozioni. E' capire il carpe diem. Non c'è nessun attimo presente senza un passato che lo abbia preceduto. E' il ricordo del nostro passato per capire come vivere il nostro futuro. E' un post it del passato per il futuro. E' il cantuccio inespugnabile dei ricordi. E' la più grossa eredità che posso lasciare a mio figlio. E' quello che ho conosciuto, sentito raccontare, vissuto. Sono i miei nonni. E' l'esempio della miserabilità dell'uomo. E' vergogna e se non ben gestita è un problema, sia in positivo, che in negativo. E' un bisogno di giustizia. E' una medicina contro lo scorrere inesorabile del tempo. E' un insieme di tanti sogni mai diventati realtà, per questo preferisco vivere il presente senza pensare né sognare. E' quello che mi fa sognare. Senza non so immaginare il futuro. E' magia. Pura magia. E' poter rivivere momenti della propria vita quando e come vuoi. E' un viaggio nell'inconscio. E' la strada fatta e quella da non fare. E' la fotografia che ritrovi dopo tanti anni e quando la guardi inizi a sorridere. E'...non mi ricordo! E' quella che non ho. E' una sconosciuta. E' offuscata. E' un inno alla vita, perché la vita è bella. E' gioia. E' dolore. È un sorriso. Un ricordo. Un profumo. E' intelligenza. E' conoscenza. E' non dimenticare. E' impegno e corresponsabilità. E'...labile. E' nomi e cognomi. E' togliere la polvere. E' una legnaia contro l'inverno. E' l'eredità più grande. E' tanti pensieri condivisi e tanto altro ancora...
albiabba@libero.it
Tratto dal COrriere di Saluzzo. E' proprio bravo il nostra amico ALBERTO! Jean

http://www.corrieredisaluzzo.it/cgi-bin/archivio/news/Memoria-e---.asp

lunedì 3 febbraio 2014

La mafia uccide solo d'estate

Sarà che amo la Sicilia alla follia, sarà che adoro i Palermitani in particolare, sarà che riuscire a commuovere e far sorridere allo stesso tempo non è così banale, sarà che parlare di Mafia serve sempre, con qualsiasi linguaggio e a tutte le generazioni, ma a me questo film ha veramente toccato il cuore, bravo Pif! 
Consigliatissimo 
Madrina 

sabato 1 febbraio 2014

Nuovo logo


Ahahah 
Buon we 
Madrina